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Irene Lumpa Rossi

Spazi cosmici, pensieri stellari. La luna di fuoco della tua migliore amica, il tipo di tinder che non matchi perché gemelli. Il destino delle coppie. Le abbuffate pasquali transculturali e molto altro

Scritto da Livia De Franco il 13 aprile 2023

Perdersi nel mondo degli astri è un po’ perdersi nella storia dell’umanità, delle civiltà, dell’universo. Una serie di movimenti, assi, spesso in opposizione ma con siginificati sempre, enormemente, coerenti. Pianeti nomadi, itineranti. Cicli finiti e infiniti. Una ricerca dell’essenza primaria. L’astrologia (ἀστρολογία, astrologhía, aster / astròs, «stella», logia, «discorso») è una conoscenza ancestrale. La speranza, il mito, il potenziale, la trasformazione. È destino, passato e futuro: è racconto che trova esplicazione a livello globale e glocale. «Un’antica “scienza” trasmessa, sperimentata, usata nel corso dei secoli; scienza che, proprio in questi tempi, potrebbe rivelarsi di grande valore», come scrive Johanna Paungger.

C’è chi ogni giorno si sveglia con tisana e oroscopo e inorridisce a quei titoli del tipo “Perché c’è ancora chi crede negli oroscopi”. Chi, intrappolato nel piano materico-razionale, ha difficoltà (o paura) nell’affidarsi a leggi superiori. Chi ci crede per moda, chi ci va giù a fondo. Chi non se ne frega niente e basta.
Energie, idiomi, culture e credenze di tutto il mondo si incontrano e alimentano la koinè ufficiale del mondo non materico, stimolando e smuovendo curiosità, fascino, interesse. Siamo abituati a pensare all’astrologia in tanti modi: come la colonnina sotto il disegnetto del segno a fine giornale, come forma di pensiero primordiale anche un po’ folkloristica, come fonte di leggi cosmiche a cui è d’obbligo, o forse d’aiuto, attenersi. È una forma di dio. I luoghi comuni dell’astrologia sono molti, e siamo proprio noi, con queste credenze a fornire terreno fertile agli studiosi, quel There’s something new under the moon! in più.

«Sarà un aprile di accoppiamenti furibondi che porterà un’estate di scoppi altrettanto furibondi.»

Tra sfighe cosmiche, up and down, il weekend di Pasqua alternativo e un paio di illuminazioni ho fatto una chiacchierata astro-curiosa con Irene Lumpa Rossi, che sarà con noi questo mese quando ci troveremo nella casa domotica di Samsung che, per l’occasione, diventerà un boudoir spirituale trascinandoci fuori dal meraviglioso caos della Milano Design Week. Irene o, come più spesso è abituata ad essere chiamata, Lumpa, nasce a Genova nell’anno del primo lancio della Pioner 10, del primo cellulare in commercio e della morte di Miró. «Ho il Sole in Porta Genova e l’ascendente in Porta Romana» leggiamo sul suo sito. Appassionata astrologa, grande fan di paragoni trasversali tra mestieri e studiosa di testi sacri, spera in un’astrologia più democratizzata, in quell’energia grezza delle menti che vogliono andare oltre. Nei voli pindarici che ti aprono la mente e nella scoperta di noi stessi e del cosmo.

«L’astrologia più che previsione è osservazione» dice. Il concetto di astrologia, del cosmo e di tutto ciò che ci circonda è infatti un concetto che va nutrito a fondo. Ecosistema, circolo, groviglio. Il cuore pulsante controverso e onnicomprensivo, quel divenire sempre in atto.

 

 

Diamo prima di tutto un po’ di info su questo plenilunio in bilancia. Un paio di giorni fa abbiamo avuto la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera, com’è?

La prima luna piena la cui domenica dopo è Pasqua, diciamo, nella tradizione cristiana. Tutto comincia con l’equinozio di primavera, che è un momento astrologico abbastanza significativo, il “capodanno astrologico” ecco. Sai quel “quando cominciano le cose”. Nel calendario liturgico ma anche pagano e precristiano, la festività più importante era comunque legata all’inizio della primavera, quando la vita esplode. Un po’ come le piante che comunque, se vivi a Milano e sei allergica ai pollini, avrai notato che stanno fecondando di brutto.

E tu sei lì che muori nel frattempo, mentre cammini per strada. Notato. Decisamente.

Esatto. Anche perché noi iniziamo a fiorire dopo Pasqua. Non si sa bene perché, in questo primo mese siamo un po’ sconvolti ma poi prendiamo anche noi pian piano la nostra strada.
Tra l’altro quest’anno è successa anche questa cosa particolare per la quale all’equinozio corrispondeva la luna nuova, cosa che fa coincidere anche la pasqua cattolica con quella ebraica. E comunque, la luna piena in Bilancia è quella che va a decretare la resurrezione, tutti ci facciamo la ceretta e entriamo in questo mercato delle relazioni. Rappresenta l’ingresso in questa stagione, che inizia a bomba. Matchi con uno di Tinder che ci sta, persone che si rincontrano dopo anni che, guarda caso, hanno qualcosa da dirsi. La Bilancia d’altronde è il segno delle relazioni. Poi c’è l’ariete in opposizione che è il segno delle cose che cominciano: sono due segni cardinali, determinano cambiamenti. C’è proprio un giro di chiave astrologico.

Quindi mentre gli ebrei si liberano dall’oppressione con la loro settimana di Pesach, noi che festeggiamo la risurrezione con tavole imbandite e l’incontro Tinder che hits different. Com’è sto giro?

Tosto. Comunque si sente che è un periodo forte, Berlusconi è all’ospedale, Trump arrestato, un po’ di fatti incredibili ci sono. Non è un periodo piatto.

Bene. Dopo questa intro nel fantastico mondo del transito di pianeti che un po’ sono infami e un po non, domanda d’obbligo: quando ti sei appassionata all’astrologia?

Da piccola, ho scoperto che mi piaceva l’astrologia scoprendo che esisteva l’astrologia. Avevo delle passioni a cui non riuscivo a dare un nome, è una storia che raccontano in tanti.

Hai scoperto che esisteva l’astrologia e…?

E tutto quello che avevo nella testa ha preso un nome. Sai, da piccolo quando pensi di avere una teoria tutta tua e poi scopri che esiste già? E dici “ah ma c’era una scienza millenaria accidenti” [ride]. Da piccola ero istintivamente attratta da queste cose. Mi ricordo ancora i giorni dei compleanni delle mie amiche delle elementari. Ho studiacchiato sempre però studiare astrologia è noioso, quindi tante false partenze come con lo yoga – inizi poi molli, poi dopo un anno riprendi – e poi ad un certo punto a trent’anni ho detto “adesso inizio davvero”.

Quanto tempo ti prende lo studio dell’astrologia?

Quando a trent’anni ho iniziato sul serio non ho visto più una serie di Netflix. Non esiste l’entertainment nella mia vita perché nel mio tempo libero ho fatto solo quello. Sono diventata astrologa poi sette/otto anni dopo quel momento, ad un certo punto ho avuto un trip ascetico e non sono più riuscita ad uscirne. È così che si diventa matti [ride], e comunque tutti gli astrologi sono tendenzialmente matti. Paolo Fox ad esempio è uno che sta sempre lontano dalle persone; chiedi di incontrarlo, gli scrivi una mail: è impossibile incontrare Paolo Fox. Probabilmente riusciresti più facilmente ad incontrare il presidente di qualche stato. Se studi gli astri diventi un po’ weirdo.

Weirdo nel senso che ti isoli?

Sì, completamente. Come quelli che fanno trading [ride]. Noto una similitudine con i trader aggressivi, quelli che fanno quello di lavoro ma sono comunque incollati a quella roba h24: sono lavori simili dal punto di vista nevrotico.

Economie e contaminazioni ti scandiscono il tempo. A proposito di nevrosi, questo marzo ci ha regalato transiti belli impegnativi, preparando ben bene il terreno per aprile, fortunato ma molto movimentato.

Marzo ha fatto rosicare molti segni mobili. Vergine-Gemelli-Sagittario e Pesci, sono quelli che adesso sono presi male, in primavera ancora ancora se la cavano ma a settembre gli arriverà una bella batosta. L’ho anche scritto (spoiler) nell’oroscopo che farò per l’evento di Zero/Samsung, diciamo che sono un po’ quelli che vanno incontro al famoso periodo infame. L’ingresso è tiepido tutto sommato.

Quindi fino all’estate posson stare tranquilli?

Nì. Nel senso, periodo aprile-maggio-giugno è fantastico, succedono tante cose e tutto ciò che facciamo progredisce (complice retrogradazione di Mercurio). È molto fluido però d’estate iniziano a retrogradare tutti i pianeti, protagonista assoluto Venere. Venere retrogrado contraddistingue un’estate di merda per tantissime persone! Tutte le relazioni che non funzionano bene, quelle “mi lascio/non mi lascio”, si lasciano. Si smuove un po’ il mercato immboliare delle relazioni, riprende. Poi c’è Marte in cancro, altra rottura di cazzo per tutti.

Cosa ci dice questo Marte in Cancro?

Diciamo che Bilancia, Capricorno e Ariete non lo preferiscono. Porterà un po’ di conflittini, un po’ passivi aggressivi. Non è un aprile fortunato, per esempio, per alcuni della bilancia che non hanno performato un gran che bene negli ultimi anni. Ora, non per citare di nuovo Berlusconi, ma anche Putin ad esempio, alcuni Bilancia insomma prenderanno una bella sberla.  Con Marte ostile in generale si può litigare. Vorrei fare una parentesi però: l’astrologia a cui siamo abituati è tutta in qualche modo legata alla tradizione astrologica da un punto di vista prettamente maschile, quindi tendenzialmente: astrologo maschio = con Marte c’è solo dramas. In generale possiamo dire che manca una narrazione astrologica dal punto di vista femminile.

E come sarebbe questo Marte da un punto di vista femminile?

Per le donne Marte ostile può far scopare. Possiede quell’energia che può far litigare o accoppiare. Tante donne si accoppiano con Marte in quadratura perché trasmette un’energia forte, quel brio un po’ friccichino che te la fa salire su. Sarà un aprile di accoppiamenti furibondi che porterà un’estate di scoppi altrettanto furibondi. Non ci dimentichiamo che Marte in gemelli per sei mesi ha creato un mondo tutto sotterraneo di corna delle quali non siamo magari del tutto a conoscenza: molto stimolante fare cose alle spalle degli altri. Primavera ed estate saranno dei mesi di rivelazione. D’altronde questo è stato un anno che è partito pianissimo, da fine marzo va molto veloce. Per tanti saranno comunque dei mesi di carriere, cambi di lavoro. Ricordiamoci anche che la luna nuova subito dopo ha l’eclissi di sole, che a seconda della differenza d’orario potrà essere vista tra il 19 e il 21 aprile, quindi è un periodo bello pieno.

Cosa pensi del rapporto tra tecnologia e astrologia?

L’astrologia tutto sommato è tecnologia perché è matematica, è una scienza trigonometrica. Mediamente i detrattori dell’astrologia si aspettano che l’astrologia sia tipo un testo sacro in cui ciò che è scritto si avvera. La tecnologia è un boost per l’astrologia, che di base è osservare quello che succede nel tempo e cercare di trovare delle costanti. Io stessa a volte quando faccio i consulti chiedo alle persone di vedere il loro tema natale e grazie alle app hanno già un minimo di conoscenza su dove sono i loro pianeti. Se pensiamo a come veniva percepita l’astrologia fino a poco tempo fa, la gente a stento sapeva di che segno era, forse l’ascendente, stop. La tecnologia ha un po’ democratizzato l’astrologia che prima era solo appannaggio dei ricchi e di chi si poteva permettere di andare dall’astrologo.

Mille app, mille siti, di cosa è importante tener conto?

La maggior parte delle app, con le nuove tecnologie appunto, sono davvero molto precise. Ce ne sono alcune però che hanno delle problematiche, a mio parere abbastanza significative, prendono male le orbite dei transiti, e mettono tutte le cose sullo stesso piano. Tieni conto che ci sono dei transiti che vanno visti con un’orbita larga e altri con un’orbita stretta. Alcune app magari ti mettono il tema natale in tabella, come puoi?! I gradi sono importanti, magari c’è un transito che determina un episodio che può succederti tra tre anni e lì invece, sull’app, è riportato come se debba accadere domani.

Il fatto è che non è tanto l’oroscopo che uno deve prendere top-down. Ad esempio io interpreto molto di più l’astrologia dicendo “fai caso a cosa hai fatto quel determinato giorno, perché quella volta magari ti è capitata qualcosa in cui dovresti andare più a fondo o qualche tema in particolare con il quale potresti essere in conflitto”, cioè penso che un oroscopo dovrebbe aiutarti più a osservarti e a capire i pattern della tua vita.

Ecco: psicologia. Che dici del discusso ma riconosciutissimo rapporto tra astrologia e psicologia?

Gli psicologi sono una grande fetta dei miei clienti, sono quelli a cui ho visto studiare maggiormente astrologia. Se vai su YouTube e cerchi le spiegazioni dei segni, gran parte è fatta da psicologi. Io sono un’astrologa molto psicologa, di solito quando vieni da me nei primi 20 minuti ti racconto la tua famiglia con annessi traumi: faccio il report dello psicologo. Faccio un lavoro che tocca gli stessi temi. Ovviamente il mestiere dello psicologo è curarti [ride] e quello dell’astrologo è dirti “in quel determinato giorno rifletti se incazzarti o no, stai attento a..”. Pero devo dire che gli psicologi sono grandi supporter.

Sulla psicologia andavo abbastanza sicura, ora domanda secondo me importantissima e interessante. Hai fede?

Si! Ma pensa che io non sono neanche battezzata, e ho però studiato testi sacri negli ultimi dieci anni della mia vita. Mi sono fatta le mie idee (anche molto personali magari), non sono affiliata a nessuna religione ma ho rafforzato una mia idea di aldilà o di mondo sensibile molto forte.

L’astrologia e la religione hanno un rapporto molto critico sin dall’inizio.

Il famoso Sant’Agostino era astrologo, quindi fino al 300 d.C. era ok. Poi ad un certo punto arrivarono scomuniche per tutti gli astrologi perché detronizzavano in qualche modo il potere della Chiesa. Erano una versione laica di Dio, invece oggi l’astrologia è condannata tipo superstizione ma è una scienza che esiste al di là della fede individuale. È una disciplina molto laica. In comune hanno il concetto secondo il quale esisterebbe un ordine superiore delle cose, matematico e/o di natura divina.

Sei una di quelle da “peggior segno”?

Sono molto contro la discriminazione astrologica. Soprattutto nei confronti di quelli della Vergine che mi sento di difendere, perché sono spesso ingiustamente criticati.
Possiamo dire che ho dei segni che mi stanno meno simpatici.

E quali sono?

Quelli che hanno Marte in Ariete (forse perché sono presenti anche nella mia famiglia). Questo posizionamento è molto comune. Non li preferisco perché sono reattivi, ti saltano addosso. Ci sono dei posizionamenti che non mi piacciono, ecco. A volte i Mercurio in segni d’aria sono insopportabili. Sai, quelle persone che non vogliono mai vedere le verità dolorose, quelli che anche davanti all’evidenza mentono a loro stessi.

Altro?

Certi posizionamenti di dodicesima casa collegati ai Pesci, soprattutto quelli che fanno le vittime sacrificali. Ad esempio quelli che dicono “ah il mio problema è che sono troppo buono”. Sono i classici che, in astrologia, appena apri il tema natale, dici “Ah eccolo qui, è uno di quelli”. Oppure spesso quelli della Vergine (o in posizionamenti forti vergine) che hanno una forte attitudine nel trovare scuse per non cambiare la loro via.

Possiamo dire che alla fine siamo sempre tutti diversi, astrologia sì ma il generalizzare by the way anche no. E’ importante valutare le persone per lo spazio-tempo in cui si trovano, alcuni magari sono ad uno step trasformativo della loro vita avanzato, altri meno. Senti, forum di astrologia?

Ecco, per esempio secondo me i forum di astrologia sono un livello sotto buongiornissimo kaffè quindi: da non frequentare. Quell’essere stronzi con i temi di nascita non mi piace. Come quelli che vanno a calcolare il tema natale delle persone coinvolte nei reati. “Si vede da quel mercurio una propensione per la pedofilia”. Non puoi sapere da un tema se uno è evoluto o meno. Purtroppo è una cosa che nel mondo dell’astrologia amatoriale succede.

Il passaparola informazionale è importante. Nella sfera dell’astrologia amatoriale può essere difficile capire quanto uno ne sappia, effettivamente. Per la par condicio segni prefe?

Il leone! Mi piace molto quell’attitudine che hanno certi leoni (o certi posizionamenti in leone) a sentirsi automaticamente e letteralmente autorizzati ad avere il meglio dalla vita, quell’essere allergici alla mediocrità.

Sogno utopico?

Arrivare al bar qui sotto la mattina per colazione e sentire “Oh, ma allora tu di sto Marte in cancro, che dici?” invece che sentir parlare del derby. Sarebbe bello che una cosa del genere si democratizzasse, esistesse. Ogni volta invece c’è il cameriere infame con la gang del quartiere, quel momento maschilista del calcio o quelle conversazioni che spaziano dal Grande Fratello al governo, e io sono lì a mangiarmi il mio cornetto che mi chiedo: perché?

Magari una mattina ci incontreremo noi e cambieremo questi bar’s topics. Senti, vivi a Milano. Zona?

Navigli. Dico sempre che vorrei che il ponte dei navigli sotto casa mia fosse dedicato a Lisa Morpurgo. È stata uno degli ultimi grandi astrologi della storia. Italiana, traduceva dal francese: ad un certo punto si è trovata a tradurre dei testi di astrologi francesi, si è messa a studiare e si è accorta che c’era qualcosa che non tornava. Ha rimesso tutto in ordine!
Perché nessuno le ha mai dedicato niente? Un ponte, una strada? Per me lei è world wide famous, con una disciplina millenaria forse qualcuno avrebbe dovuto dedicarle qualcosa in più.

Fonti attendibili da leggere per chi vuole imparare?

Io dico sempre Luisa Morpurgo, appunto, che dal punto di vista dell’astrologia intesa come disciplina scientifica è stata una grande. Come ti dicevo ha rifatto tutto: domicili, esaltazioni planetarie, ha messo in ordine le tabelle, ha pulito le informazioni e le ha messe in ordine. È passata alla storia. La consiglio come lettura in generale. Altrimenti se si vuole studiare bisognerebbe andare più fondo anche leggendo astrologi un po’ più noiosi, esplorando da Tolomeo in poi. Un’altra è Liz Greene che ha un approccio molto più psicologico. Per il tema natale, ad esempio, uno legge Stephen Arrojo, a me ha aiutato tanto. Comunque se cerchi su internet ce la fai, ci sono così tante informazioni ormai. È come il trading. C’è poi un astrologo italiano che ho studiato tantissimo che è Ciro Discepolo. Personalmente mi ha aiutata molto a capire le rivoluzioni solari. A leggere l tema natale ormai son buoni tutti ma dirti cosa ti succede da qui a due anni è un terreno molto nebuloso in cui i libri scarseggiano. Negli anni ‘70-‘90 c’è stata una scena di astrologi francesi geniali che se vuoi diventare astrologo devi approfondire.

Una parola per questo mese?

Fortuna” perché aprile è in generale il mese più fortunato. Se posso dirne un’altra vorrei aggiungere “Temporale”. Mi aspetto un po’ un temporale ad un certo punto, è una sorta di sensazione, fa parte di uno dei tanti ragionamenti che faccio tra me e me, quelle previsioni che guardo per capire se avvengono o non avvengono.