MySecretCase è un sito speciale: non il solito assortimento di qualche vibratore ammiccante e lingerie, ma un negozio online di ricerca: scorrendo i menù a tendina si vedono oggetti bellissimi, pezzi di un universo alieno selezionati per cambiare la qualità del sesso, soprattutto (ma non solo) da un punto di vista femminile. Norma Rossetti, che ha avuto l’idea qualche anno fa di occupare un pezzo di mercato quasi inesistente in Italia, ci racconta come l’ha fondato e con quale passione cura questa selezione pezzo per pezzo.

Zero: Chi sei?
Sono Norma Rossetti, 33 anni, originaria di Napoli, ex fotografa, cresciuta tra il Golfo e le colline toscane e ora fissa in pianta (in)stabile a Milano. Ho sempre viaggiato moltissimo, basti vedere dov’è stato “concepito” MySecretCase.

Come hai deciso di fondare MySecretCase e perché è diverso dagli altri? Come si è evoluto negli anni?
Mi trovavo in Malesia per un progetto fotografico – quando, ad una cena con alcuni bocconiani a Kuala Lumpur, si è parlato di quali fossero i mercati del futuro. Abbiamo visto che in Italia il mercato dei sex toys, in forte espansione all’estero, era ancora scoperto e allora, un po’ per gioco, mi sono detta: perché non provare? Mi entusiasmava l’idea di poter introdurre in Italia qualcosa che non esisteva: un sexy shop online al femminile che rispettasse e rispecchiasse la donna nella sua sensibilità e complessità, che rivoluzionasse l’idea del sexy shop classico, che avesse oggetti di design e che fosse esteticamente curato e giocoso. Il concept è rimasto invariato negli anni ed è per noi un punto fermo, anche se abbiamo dovuto introdurre delle novità, sia a livello grafico che di prodotti, per andare incontro alla domanda.

Davvero avete testato personalmente tutti i prodotti? Avete dei consulenti?
Io ho testato moltissimi dei prodotti presenti, attività che mi è diventata poi impossibile vista la mole del nostro stock (circa 5000 prodotti). Li testo ancora se si tratta della novità di un’azienda emergente, se invece è un top brand di cui conosco già la qualità, mi affido completamente. Se non sono convinta chiedo poi un feedback alle altre ragazze del team, nessun consulente esterno.

Ci sono dei toys che non ti piacciono moltissimo ma sei costretta a mettere sul sito per via del successo?
Inizialmente non ero molto entusiasta delle vagine artificiali e dei realistici di Fleshlight, e dei masturbatori elettrici Autoblow, ma si tratta di veri e propri cult, sarebbe stato presuntuoso non tenerne conto.

E altri che adorate ma avete dovuto eliminare perché non andavano?

Nessuno, quelli che ci piacciono molto solitamente vanno sempre bene.

Il massaggio con le candele non è stucchevole? Quello che voglio dire è: certe volte l’immaginario, l’estetica legata a questo mercato non è un po’ trita? Come affrontate questi limiti?
In teoria avresti ragione, in pratica ciò che per noi è “trito” per altri è l’unica chiave possibile per aprire un varco di discussione sulla sessualità. Bisogna pensare che in Italia il tabù è tale da doverne per forza parlare a bassa voce, con tatto e delicatezza. Il massaggio con le candele diventa allora un modo per dire: va bene essere romantici, ma poi sciogli la candela sulle zone erogene, massaggia con un wand e falle un cunnilingus come si deve. Siamo ancora a vibratore = Sex and The City e sesso spinto = latex, mancano le sfumature. Magari ci fosse l’immaginario “massaggio e candele”!

Secondo voi quante donne milanesi in percentuale fanno uso di toys?
Ti do qualche dato interessante:
Il 18% di tutto il traffico del sito è di Milano, quindi 1 persona su 5.
Le milanesi, nella fattispecie, sono per il 60% di età compresa tra i 25 e i 34 anni e 1 milanese su 3 naviga su MySecretCase da un iPhone.
Le milanesi che navigano su MySecretCase sono avide lettrici di siti di viaggi, consultano con frequenza siti di annunci di lavoro, non disdegnano siti di dating e si intrattengono su riviste di beauty.
Il 40% è tornato più di una volta sul sito, acquistando più del doppio dei prodotti di chi è entrato nel sito una sola volta.
I prodotti da loro più amati nel 2016 sono stati:
Il Lush, vibratore wi-fi che funziona a distanza con app
Luna Beads, le palline vaginali di Lelo
Ina wave, il vibratore rabbit con una tecnologia che ricorda il movimento del dito, oltre alla vibrazione

Rispetto a qualche anno fa come è cambiata la produzione di sex toys? Sono molte le donne che li disegnano e producono?
Moltissime. Ecco, se c’è una direzione che sta prendendo il mercato dei sex toys è quella di un business tutto al femminile, al punto che l’Independent e il Guardian hanno definito il 2017 “l’anno della vagina”. Non solo imprenditrici, come Cindy Gallop, Nomi Tang e Rianne Swierstra, ma anche designer come Ti Chang del brand Crave o Alexandra Fine e Janet Lieberman di Eva. Tutti i migliori product designer si sono ritrovati almeno una volta negli ultimi tre anni a dover pensare a nuovi modi di vivere la sessualità. L’investimento delle aziende nella creatività e nella progettazione dei prodotti erotici è ora ai suoi massimi livelli.

Immagino che il dildo nelle sue varianti principali resti ancora il core, ma quanto interesse c’è per i gadget più evoluti? Che cosa viene richiesto soprattutto? Quali sono secondo te le invenzioni più intelligenti per le donne?
In realtà il dildo non è mai stato il vero “core”, piuttosto il vibratore. Il dildo è sicuramente il sex toy più archetipico, ma non è mai stato acquistato tanto quanto i vibratori. Chi cerca sex toys, a meno che non sia un curioso alla sua prima esperienza, è di solito un cliente molto evoluto ed esigente in cerca di un toy all’altezza delle sue aspettative: un vibratore wireless da utilizzare a distanza di kilometri o un succhia-clitoride che promette orgasmi in meno di un minuto. Forse è proprio quest’ultima l’invenzione più intelligente, vista l’efficacia. Aggiungerei anche i ciondoli Crave, che all’occorrenza si trasformano in potenti vibratori clitoridei, o Eva, lo stimolatore da indossare direttamente sul clitoride senza doverlo tenere in mano.

Secondo te vengono usati più da soli o in coppia?
50 e 50. I nostri clienti si dividono equamente tra single ed impegnati. La scoperta più bella per noi sono stati i molti mariti che hanno comprato e continuano a comprare per le mogli e non per le amanti. Finalmente!

Mi sono sempre chiesta: ma davvero c’è tutta questa gente che secondo voi ha il tempo di fare gli esercizi di Kegel?
Il bello degli esercizi di Kegel è che non bisogna dedicarvi del tempo apposta. È come infilare un tampax o una coppetta: tieni dentro le palline mentre fai la spesa o vai a correre e i muscoli pelvici fanno palestra da soli. Bisogna assumere posizioni specifiche e ripetere delle serie solo in caso di allenamento mirato o prolasso avanzato, altrimenti, dai 25 ai 35 anni, basta inserire le palline 15 minuti al giorno per mantenere il pavimento pelvico tonico. E comunque ne vale la pena, fosse anche solo per avere orgasmi più intensi.

Nelle vostre liste compaiono alcuni oggetti di design – con il designer citato intendo – ma non sono prevalenti. Eppure ormai sono moltissimi i designer classici che si cimentano nel campo dei sex toys. penso a Matteo Cibic, tanto per fare un esempio vicinissimo, ma anche a moltissimi altri. Secondo voi funzionano? o diffidate un po’ di una moda magari un po’ astratta, non realmente efficace nella funzione che dovrebbe avere?
L’efficacia e l’accessibilità sono fattori imprescindibili. Non scelgo mai prodotti che rechino un nome importante ma che poi siano proibitivi o poco funzionali. Ne è un esempio l’art toy di Karim Rashid per Fun Factory, bello, utile ed economico, ma in altri casi non è così. Più che al nome di grido, mi piace dare spazio ai giovani artigiani. Abbiamo infatti una collezione di dildo in legno intagliato a mano di un giovane artista di Roma, Jan Incoronato, e poi una linea di dildo in vetro con oro interno di un artista Lappone, entrambe in esclusiva per MySecretCase. Inizialmente mi sarebbe piaciuto fare una selezione per un pubblico d’élite o per collezionisti, ma poi ho pensato che in tal modo avrei snaturato lo spirito di MySecretCase, cioè 1) essere un e-commerce e 2) vendere piacere a chiunque, qualsiasi tipologia di donna e coppia.

Ho visto che avete anche una sezione dedicata ai cuscini o complementi di arredo dedicati al sesso. Da quanto tempo esistono? Hanno successo? Sono utili?
I sex pillows e l’arredo erotico esistono da almeno 20 anni, ma se prima erano prerogativa di un’esigua nicchia di feticisti e bondageur (ora non più tanto esigua grazie all’influenza, più che mai reale e tangibile, di 50 Sfumature di Grigio), adesso sono stati sdoganati come accessori sexy e complementi d’arredo. Non sono forse tra i più acquistati, ma riscuotono comunque un certo successo. In ogni caso si rivelano molto utili e fantasiosi, soprattutto nel car sex o in viaggio.

Farete qualche progetto speciale per il salone del mobile?
Visto il successo milanese del nostro HYPERLINK “Love Delivery”, lanceremo lo speciale Love Delivery – Design Week Edition, la consegna in 1 ora di sex toys in tutti i luoghi strategici dei design district: showroom, gallerie, stand, loft, caffè e altri luoghi pubblici. Tramite la nostra mappa interattiva, i visitatori del Salone e del Fuorisalone potranno capire dove farsi consegnare in un tempo medio di 45 minuti il loro sex toy in un grazioso pacchetto 100% anonimo. In un break tra un evento e l’altro, ti siedi, sorseggi uno smoothie e il tuo toy arriva. Divertente, no?