L’anagrafe non inganna. Chi condivide il mio cognome ha una parte, se non la totalità, del proprio patrimonio genetico radicato nell’alto Ionio calabro. Il mio fa capo proprio a questo paese. Motivo per cui con i legumi protagonisti di questa sagra ci sono cresciuto. A Roma, quando arrivavano in un pacco legato con lo spago via pullman, in loco, sotto forma di sugo per i tubetti o condimenti per seppie. Senza contare il fatto che qualche volta mi sono anche ritrovato a raccoglierli nelle terre di famiglia. La qualità è alta, la varietà dei piatti cucinati anche, e se il sole è dalla vostra potete anche tentare una mezza tintarella a mare. Basta che fate attenzione a non distruggervi gli alluci con i pietroni sulla spiaggia.
NICOLA GERUNDINO