Ci sono quelli velenosi, quelli commestibili e quelli pregiati. Tradizionalmente erano i maialini a cercare i tartufi, questi funghi nascosti sottoterra, preziosi come i diamanti tanto da richiedere cifre da capogiro per pochi grammi. Poi sono arrivati i cani a infilare il naso tra foglie, radici e arbusti per seguire il suo profumo penetrante e persistente. La scelta del fido amico naturalmente segue le necessità del tartufaio, dei suoi ritmi, del tipo di territorio, ma una volta cominciata la caccia diventa un compagno fedele in questa paziente ricerca. Si dice infatti che “solo dopo aver consumato ben due paia di scarponi si cominciano a trovare i primi tartufi”. Se il vostro amico a quattro zampe non è tra i partecipanti alla gara della ricerca del Tuber Mesentericum a Laceno, consolatevi con il Tronco di Castagne, prelibatezza unica già entrata nel Guinnes dei primati. E ricordate, andate a caccia, ma solo di tartufi che è anche più redditizio!