Diciamolo subito: non è morto nessuno. Saracca significa aringa, dunque siamo al funerale di un pesce. È un’antica e bizzarra tradizione e negli ultimi tempi richiama un pubblico sempre più grande, che definire eterogeneo sarebbe un eufemismo. La festa (che un tempo segnava la fine del carnevale e l’inizio della Quaresima), si conclude con un surreale corteo funebre: un’arrampicata sul monte Oliveto con tanto di prete, becchini e sepoltura della salma (nella mini bara c’è un’aringa affumicata). E, ovviamente, abbuffata generale: tigelle, crescentine, polenta con salsicce e saracche. Si consigliano scarpe comode per l’ascensione montana e mascara waterproof per l’estremo saluto.
dom 31.03
Funerale della Saracca
Quando
domenica 31 marzo 2019