Il mio amico Grizzly ha vissuto un periodo difficile della sua vita. A una certa ora della notte, ubriaco fradicio, tirava fuori dal baule canna da pesca, stivali di gomma, esche e si sedeva a pescare nei laghetti artificiali della bassa padana. Dall’acqua uscivano degli esseri mutanti, mostruosi, pelosi, che Grizzly si ostinava a chiamare “pesci gatto”. Spero che quelli di Soarza abbiano un aspetto migliore, anche se ho letto sul sito della Pro Loco che è difficile reperirli perché sono stati sterminati dalla “malattia virale del pesce gatto”. Comunque sia li servono fritti, con rane in frittata, in umido e in guazzetto. Ps: il mio amico Grizzly ora sta meglio e pesca solo di giorno.
gio 24.05 – dom 27.05