Non è detto che la fine di maggio, nel tarvisiano, segni all’arrivo della bella stagione; e non è detto che si possano abbandonare agilmente “le maniche lunghe”. Qui fa ancora freschino e la caldazza non arriva mai grazie a Dio (regola numero 1: non nominare il nome di Dio invano, in Friuli). Ed è per questo che, in un bel fine settimana con le cicale, godere dei “cjalson” non risulterà fuori luogo: fagottini/agnolotti con ripieno a piacimento, dolce o salato. Qui, di certo, ne potrete trovare una varietà infinita fra uvetta, patate, cipolla… Vi consiglio di seguire la regola numero 2: non discutete mai con un friulano della provenienza di una specialità culinaria: ogni valle vorrà accaparrarsi la paternità esclusiva. Non chiedetevi dove stia la verità, piuttosto ingozzatevi all’ombra della Sella Nevea e ritiratevi dai contenziosi con la scusa delle danze.
sab 26.05 – dom 27.05