Nell’iconografia tradizionale Sant’Antonio viene raffigurato con un maialino ai piedi. Questo perché agli antoniani veniva permesso di allevarli, in modo da poter ricavare dallo strutto e alti parte grasse gli unguenti con i quali curavano i malati. Con il tempo il Santo è divenuto protettore di tutti gli animali domestici, pertanto la sua celebrazione, in un paese fondamentalmente cattolico e rurale qual’era (è) l’Italia, è sempre stata sentita. A Posta ci credono ancora parecchio, così, nei giorni di festa, si benedicono gli animali, si accendono fuochi, vengono fatte sfilare le “stanghe” e, soprattutto, si mangia a profusione: venerdì (a cena) pasta, panonta e vino; sabato (a cena) zampetti di maiale lessi serviti con salsa piccante di aglio, olio, aceto, prezzemolo, capperi e alici: domenica (a pranzo) polenta con salsicce preparata dalla famiglia Bosi.
ven 17.01 – dom 19.01