Dall’appellativo mendace, le pizzarelle non sono né pizze, né relle, ma una pasta fresca, stile tonnarello, condita con un sugo peculiare della zona fatto con pistacchio, alici, pomodoro, aglio, peperoncino e con un velo di pecorino che fa impazzire tutti i cerretani. Probabilmente inebriati dagli effetti di questa specialità, nel 1592, per sconfiggere i briganti accampati ai piedi delle mura, gli abitanti della fortezza gettarono un gatto con la coda in fiamme che bruciò i nemici salvando la città. Magari, preso dai costumi locali e l’alito piccante aromatizzato all’aglio, follemente cercherò anche io di accendere un gatto. Lo stesso che Villaggio cerca in “Rimini Rimini”, però.
sab 21.09 – dom 22.09