Festa dei pizzoccheri

A Milano a fine luglio si crepa dal caldo. Il mio capo dice che l’aria condizionata è da viziati. La mia schiena è un bagno di sudore. Soffro di fronte a uno schermo che emana un calore da Big Bang. I miei colleghi sognano il mare, io gli parlo di un weekend al pizzocchero. Mi rispondono che il sole mi ha fuso il cervello, che piuttosto che mangiare pizzoccheri a luglio si farebbero una gita in Mali. Non sanno che in Valtellina c’è fresco, che Teglio è la patria di questo piatto di pasta a base di farina bianca e grano saraceno, burro, formaggio casera e grana, verze, patate e aglio. Parto. Le mia maglietta, finalmente, si asciuga. Io affogo nel burro.