Appassimenti aperti

Avete mai provato a mangiare dei canerdeli a Palermo o un panino con la “meusa” a Trento? Buoni sì, ma è risaputo che “non è la stessa cosa”. Questo perché ogni sapore è strettamente legato alla sua terra d’origine. Uno dei massimi esempi di quest’affermazione è la Vernaccia Nera di Serrapetrona, vitigno autoctono che conserva tutt’oggi una fortissima territorialità con una produzione limitata ad appena 45 ettari di vigneti incastonati sui Monti Azzurri, nel cuore del Maceratese. A rincarare la dose di curiosità e tradizione, la lavorazione del Serrapetrona doc e Vernaccia di Serrapetrona docg (unico spumante rosso che subisce tre fermentazioni) tramite il tipico “appassimento” delle uve sui graticci delle cantine. Da qui il nome della manifestazione che nelle due domeniche centrali di novembre richiama in questo paese-presepio migliaia di visitatori, coscienti che un vino così si possa realmente gustare qui e soltanto qui.