A Senigallia prendono alla lettera il “Padre Nostro” e da più di un decennio ci danno oggi (e per tutto il fine settimana) il nostro pane quotidiano. E mica una michetta qualunque (scusate il gioco di parole), qui va in scena il meglio della produzione mondiale: dal pane di filiera marchigiano a quello delle terre di Frattula, che qui giocano in casa, passando per quelli sardi e trentini, fino ai francesi, inglesi, croati e tedeschi. Una sagra delle sagre delle sagre delle sagre (aiuto, fermatemi!), che comprende laboratori, corsi di cucina (anche gluten free) e “pane liquido” – leggasi birra – a volontà. Allora, siete pronti? “Pane nostrum che sei nei forni, sia santificato il tuo nome (…), non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen