Mostra mercato del farro e dei prodotti tipici della montagna

Esistono cerali delle stagioni calde e delle stagioni fredde. I primi molto produttivi ma delicati, i secondi un po’ avari ma più resistenti alle intemperie. Il farro appartiene a questa seconda famiglia, soppiantata a inizio del secolo scorso dai primi, ma ora recuperata in un clima di rivalutazione di colture naturali, locali e a basso sfruttamento del terreno. Nel mezzo dell’Umbria di freddo e intemperie ce ne sono parecchie, motivo per cui quella del farro è da sempre una coltura privilegiata – sopratutto qui a Monteleone, tant’è che gli abitanti venivano non molto carinamente chiamati “mangiafarre” – e la varietà locale è riconosciuta come dop. Morale della favola? Una mostra-mercato dove poter gustare farro in abbondanza, assieme ad altri prodotti tipici stagionali della zona. Momenti salienti: l’8, con il pranzo a base della tradizionale zuppa di San Nicola in cui si ritrovano anche il sedano di Trevi, la cipolla di Cannara, la patata di gavelli; il 9 a cena con l’accensione del Focone della Venuta accompagnato da degustazioni varie ed eventuali.