I bringoli sono simili agli spaghetti, ma più spessi. La tradizione dice che venivano preparati dalle mogli dei contadini, mentre questi ultimi bevevano vino e parlavano di latifondi dopo giornate trascorse a zappare. Come tutta la pasta lunga, riesco a mangiarla solo con l’aiuto del cucchiaio e alla faccia del galateo. Nei ristoranti non mi sono mai fatto problemi a riguardo, figuriamoci alla sagra di Lisciano Niccone: ficcherò la faccia nel piatto e inizierò ad arrotolare, ingurgitare e risuccchiare i deliziosi “vermicelli” con i quattro condimenti tipici: ragù, daino, tartufo e pesce.
ven 10.07 – dom 19.07