A Firenze c’era il Rinascimento, a Trento iniziavano la Controriforma, a Treviso invece cominciavano la coltivazione del radicchio rosso. Gli storici ancora dibattono su quale di questi tre eventi del 1500 abbia il retrogusto più amarognolo. Leggenda vuole che sia stato il paesello di Dosson a ospitare la prima raccolta di radicchio – i pozzi artesiani permettevano di mettere a bagno i vegetali due o tre settimane: il gusto divenne più croccante, mantenendo la delicatezza. È una festa per onorare questa purpurea variante della cicoria: dieci giorni con ospiti, autorità politiche e personalità culturali anche da zone “foreste” (osti toscani “remixano” il radicchio con il cinghiale dell’Appennino). Delle tante sagre del radicchio, è forse la più tradizionalmente, filologicamente motivata.