Thursday Pizza: il nome mi mette già il buonumore, il giovedì è la giornata che amo di più perché la settimana volge al termine e ho voglia di uscire, ma ancora non c’è il delirio del weekend. Inoltre non rinuncio quasi mai a una pizza, a meno che sia una di quelle che poi digerisci… il lunedì successivo se ti va bene.
In questo locale specializzato per l’asporto, ma fortunatamente (non amo il take away di piatti caldi in generale, e di pizza nello specifico) attrezzato per mangiare sul posto – anche se non condivido la scelta di utilizzare piatti e soprattutto posate usa e getta, seppur riciclabili -, la pizza è molto digeribile: l’impasto è lievitato 24 ore, utilizzano solo farina semi-integrale biologica, gli ingredienti sono di qualità e di provenienza italiana; inoltre hanno un cuore verde: piantano un albero per ogni pizza ordinata, usano energia rinnovabile e solo attrezzature elettriche, dagli scooter ai forni. Una volta si diceva che la miglior cottura fosse quella a legna, ora i pareri sono contrastanti: ho sentito cuochi affermare che il forno elettrico cuoce in maniera più uniforme, medici sostenere che la combustione del legno è tossica, e via dicendo. Io non sono dello stesso parere, ma deve dire che qui da Thursday la pizza è molto buona. Il menu presenta una decina di pizze: dalla Assente con fior di latte, scamorza affumicata, cipolla caramellata, olive nere, pancetta alla Rustica con San Marzano, basilico, stracciatella, olive nere, origano, timo, capperi; inoltre ce ne sono sempre un paio stagionali: l’ultima volta ho preso quella con fior di latte, funghi champignon e pepe.
In definitiva, una pizzeria da frequentare anche se non è giovedì.