Per Expo è stato riallestito, dopo 25 anni e in occasione del centenario del suo progettista Alberto Burri, questo insolito palcoscenico a cielo aperto situato nel Parco Sempione tra l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco.
Il Teatro Continuo si presenta come una struttura palcoscenico ridotta all’essenziale, composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia e di nero sull’altra: una macchina scenica sempre predisposta per l’uso, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di chiunque. Con quest’opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro, allargando la nozione di scena allo spazio urbano. Fino al 1989 il Teatro Continuo ha fatto parte di un insieme di particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale.
Di fatto il Teatro Continuo appare come una “C” rovesciata in mezzo al prato che incornicia da un lato il Castello e dall’altro l’Arco: il suggerimento di una prospettiva, un oggetto leggerissimo e significante. Nulla di paragonabile agli opprimenti tendoni commerciali che ostacolano il passaggio e la vista continuamente montati e smontati dietro il Castello. Eppure l’ennesimo comitato di cittadini benpensanti sta organizzando addirittura un crowdfunding al solo scopo di abbattere lo “scempio”. Esempi di grettezza.
LUCIA TOZZI