Sabato 17 e domenica 18 maggio torna il Gran Festival Internazionale della Zuppa, sempre al Parco Pasolini del Pilastro e nella stessa modalità della scorsa edizione, cioè su due densi giorni di attività ed eventi organizzati dall’Associazione Oltre…/ Camere d’Aria.
Il fenomeno della zuppa, dopo essersi propagato con grande successo nelle diverse città europee, è arrivato a Bologna il 25 aprile 2006 a Bologna, in via Stoppato, dove si è svolto il primo festival. Dopo 19 anni, con qualche anno al digiuno, quella di quest’anno è la 14a manifestazione.
«È stata valida la nostra idea – raccontano -, di forte valenza simbolica, di festeggiare il Festival della Zuppa proprio il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo in Italia, confrontando i valori della Resistenza partigiana con le resistenze e i valori di oggi: la zuppa come principio quotidiano, come occasione per parlare di libertà, democrazia, cittadinanza attiva, convivenza, reciproco rispetto, accoglienza sociale, partecipazione.
Le diverse qualità che connotano il concetto di zuppa hanno fatto sì che essa diventasse il simbolo di una festa interculturale e intergenerazionale di strada, dove tantissimi cittadini e cittadine di Bologna, si sono sfidate per eleggere tra le, circa, 40 zuppe in gara, la più buona. Da un pensiero molto semplice, da un bisogno primario, quello di nutrimento, si è sviluppato un spazioso convivio popolare, potente e necessario, dove i cuochi si sono mischiati alle artiste e agli artisti di strada, la gente è uscita di casa per assaggiare le zuppe e per divertirsi e il gioco è diventata una cosa seria perché ha creato coinvolgimento, socialità, reciproca conoscenza di diverse culture, relazioni che alimentano la pace, il dialogo, i sensi.
Ormai esiste anche un assiduo movimento di viaggio nel nome della zuppa. Tra Barcellona e Lille, numerosi sono stati gli scambi in questi anni con Cracovia, Berlino e Ile Saint Denis a Parigi e ora, più che mai, con la pancia e il cuore fino a Palestina potenzialmente, dal parco Pier Paolo Pasolini, il 17 e il 18 maggio, qui e sempre a Bologna.»
Sabato 17 maggio prende il via il preludio del Festival con una colorata parata in partenza dalla Biblioteca Luigi Spina. Sarà un momento festoso, animato da veicoli fantastici, personaggi bizzarri e tanta musica, per annunciare simbolicamente l’inizio dell’evento. Nel pomeriggio, il parco si trasformerà in uno spazio di condivisione e creatività con numerosi laboratori gratuiti. Ci sarà l’opportunità di cimentarsi in attività artistiche e manuali come la ceramica, la sartoria creativa, la stampa, il carving, ma anche pratiche corporee come lo yoga, la danza contemporanea e il teatro clown. Non mancheranno laboratori pensati per i più piccoli, tra cui truccabimbi, riciclaggio creativo e costruzione di aquiloni, in uno spazio dedicato al gioco e all’immaginazione. Verso sera, il palco si accenderà con i “preludi musicali”: si alterneranno performance hip hop, ritmi coinvolgenti, interventi teatrali e incursioni artistiche nel parco, animate da creature simboliche e surreali come la “Gigante Luminosa”.
Domenica 18 maggio è il cuore del Festival. Il pomeriggio si apre con la celebre gara ludica di zuppe in un clima giocoso e comunitario. Il tutto sarà accompagnato da sfilate musicali, performance clownesche e momenti di allegria diffusa. In parallelo, lo spazio del festival ospiterà esibizioni circensi, danze africane, capoeira e uno spettacolo per bambini, seguito da una presentazione letteraria con accompagnamento musicale. La serata culminerà sul grande palco con la premiazione delle zuppe più apprezzate, accompagnata da musica, cori transfemministi e il gran finale con la Bolognina Roots Family.