Forse in molti si ricorderanno del Parco della Pellerina e di quel Traffic Festival che nel 2007 riunì sullo stesso palco Daft Punk, LCD Soundsystem e WhoMadeWho. Noi di Zero c’eravamo e fu memorabile. Ma non è di quell’evento e di quel parco che vogliamo parlavi ma del secondo parco più grande della città sabauda: il Parco Dora quello dove da anni si tiene il Kappa FuturFestival
Il Parco Dora è situato nella zona della Spina 3 e prende il nome dal fiume che lo attraversa. Si estende su una superficie di 456.000 m², circa la metà del Parco della Pellerina da cui non è molto lontano, ma a differenza di quest’ultimo il parco del Kappa FuturFestival è stato pensato non solo come area verde – che rendeva comunicanti tra loro diverse aree precedentemente occupate da stabilimenti industriali (della Fiat e della Michelin) – ma anche come fulcro e opera di ricucitura urbanistica per i quartieri residenziali che si sono via via svilupatti nelle vicinanze delle industrie: San Donato, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna.
Secondo noi è uno dei più affascinanti e ben riusciti esperimenti di parco industriale.
Il parco è suddiviso in diversi lotti ognuno con una caratteristica particolare e in cui vi consigliamo di farvi un giro per godere al meglio la bellezza del parco. I lotti sono i seguenti: Lotto Ingest, Lotto Mortara, Lotto Vitali, Lotto Michelin e Lotto Valdocco.
LOTTO INGEST
La zona Ingest è l’area più a sinistra del parco. È caratterizzata dalla presenza dei pilastri e dei resti delle fondazioni dei vecchi capannoni, integrati nel disegno del parco. Il lotto Ingest è stato progettato come un grande giardino, diviso in ambienti con funzioni e configurazioni differenti: prati, zone alberate, aree attrezzate per il gioco, un giardino acquatico con profonde vasche e canali d’acqua in movimento. Quest’ultimo è realizzato utilizzando i grandi plinti e le strutture di fondazione in calcestruzzo dei laminatoi Fiat che occupavano l’area prima della trasformazione; al vecchio stabilimento apparteneva inoltre una fila di pilastri che fungono da supporto per la passerella sopraelevata che permette di ammirare il giardino acquatico e permette di guardare anche l’area Vitali dove c’è il capannone del Festival.
CONSIGLIO: fatevi una passeggiata sulla passerella sopraelevata prima di farvi elevare dalla musica.
LOTTO MORTARA
È l’area che circonda il Lotto Vitali e che si affaccia sul Lotto Michelin fiancheggiando quindi il corso del fiume Dora. Sul tracciato che abbraccia l’area Vitali, dove si tiene il festival, c’è una terrazza che ospita prati alberati, zone per il relax, aree gioco e specchi d’acqua e offre una visione panoramica di tutto il parco.
CONSIGLIO: se non sapete se andare o meno all’after venite qui a passeggiare.
LOTTO VITALI (l’area main del festival)
L’area dell’acciaieria Vitali è la zona centrale e più grande del Parco Dora: ed è caratterizzata dalla forte presenza delle preesistenze industriali. Domina l’area la suggestiva e imponente struttura del capannone dello “strippaggio“, di cui sono stati conservati gli alti pilastri in acciaio dipinti di rosso ed una parte della copertura. La tettoia corrisponde al più piccolo dei capannoni dell’acciaieria Vitali e la denominazione del capannone deriva dall’operazione che in esso veniva effettuata: lo “strippaggio”, ovvero l’estrazione dei lingotti d’acciaio dallo stampo in cui vengono prodotti, effettuata mediante un pistone comandato idraulicamente per colpire vigorosamente la lingottiera.
Sotto la grande tettoia trova posto uno spazio multifunzionale attrezzato con campetti da gioco e progettato per ospitare manifestazioni varie e attività sportive; accanto ad essa si sviluppa un vasto giardino, che si articola attorno ai pilastri della smantellata acciaieria alternando aiuole, aree gioco, percorsi.
Degli stabilimenti industriali sono state conservate anche tre vasche di decantazione cilindriche trasformate in giardini acquatici e l’edificio per il trattamento delle acque, tutti insieme caratterizzano le quattro torri di evaporazione.
Durante gli anni di attività lo stabilimento Vitali ospitava la più grande delle acciaierie del complesso delle Ferriere Fiat, nella quale erano prodotti i lingotti per i semilavorati destinati alla produzione di lamiere, tubi e molle.
Un’altra caratteristica è l’illuminazione a led rossi e blu che con il calare della sera valorizza la maestosità e la bellezza dei pilastri d’acciaio: una delle memorie industriali più belle del Parco.
Le torri in cemento armato oggi utilizzate come supporto delle scale in acciaio erano cabine elettriche, contenenti ciascuna un trasformatore di potenza pari a 22.000 volt.
CONSIGLIO: ballate quel pilastro di Derrick May ammirando i pilasti industriali del parco.
LOTTO MICHELIN
La presenza del fiume rappresenta il carattere più significativo dell’area: la morfologia del terreno è stata modellata per creare un vasto prato verde che, a partire dalla collina alberata realizzata nella fascia sud, digrada dolcemente verso la Dora creando una sorta di “spiaggia urbana”.
Il prato ospita aree attrezzate per il gioco e per il barbecue, è punteggiato zone alberate ed è attraversato da percorsi ciclopedonali; questi proseguono in corrispondenza del fiume mediante passerelle sopraelevate, che permettono di costeggiare la sponda da ovest a est senza scendere nella valle, e un ponte che la attraversa la Dora per raggiungere il lotto Mortara.
In questo lotto c’è la grande torre in cemento armato di evaporazione, costruita tra la fine degli anni Quaranta e il 1950, ed era un impianto refrigerante per l’acqua utilizzata per il funzionamento di una turbina. L’altezza è di circa 30 metri e la forma è tipica degli impianti di raffreddamento, a struttura ipèrboloide, proprio per ottimizzarne il rendimento.
CONSIGLIO: ammirate la torre, che in molti scambierebbero per una ciminiera e invece voi saprete dargli qualche info in più perché avete letto questo articolo
LOTTO VALDOCCO
Il settore Valdocco si estende per 73.000 metri quadri. Nell’area sono state realizzate una grande piazza alberata, con zone erbose liberamente accessibili, e un sistema di passeggiate lungo il fiume protette da muretti di pietre ingabbiate interrotte da scale e rampe per permettere l’accesso alle aree verdi, elevate di circa un metro rispetto al livello del percorso lungo il fiume. Le aree verdi, che alternano spazi a prato e zone attrezzate per il gioco e il relax, sono protette da un “canopy”, ovvero una copertura continua costituita dalla chiome degli alberi.
Giusto un mese fa sono iniziati i lavori per il lotto Valdocco B dove sorgerà una collinetta belvedere alta circa 4 metri che offrirà punti di osservazione panoramici sulla basilica di Superga, la Dora e le Alpi, sviluppando il parco su due livelli dotati di rampe e gradini di accesso, oltre alla realizzazione di un corridoio verde di collegamento tra le due sponde della Dora, la risistemazione dell’area giochi già presente nel lotto realizzato in sponda destra e di una pista ciclabile lungo il fiume (da via Livorno a corso Principe Oddone).
Numerosi saranno i percorsi interni, con connotazioni differenti a seconda della pavimentazione utilizzata, quando possibile in simmetria con i percorsi dell’area Valdocco Sud. L’arredo del parco sarà coerente con i restanti lotti del parco già realizzati: gabbie metalliche riempite con pietre, recinzioni e parapetti metallici.
CONSIGLIO: fatevi una corsetta e approfittatene per vedere come procedono i lavori
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Info utili e foto recuperate grazie a
https://comitatoparcodora.wordpress.com/
http://www.museotorino.it/
http://www.comune.torino.it/