Già il nome ci incuriosiva ancora prima di sapere cosa ci fosse dietro, per non parlare della campagna di comunicazione (vedi foto di copertina) fatta prendendo le lettere da vere scritte di protesta sui muri. Chi è Champagne Socialist? Se pensate a un comunista con il Rolex o Bertinotti sullo yacht siete sulla strada sbagliata. Champagne Socialist è il nuovo progetto dedicato al vino in cui si sono buttati Alessandro Longhin e Davide Martelli, che dopo i tre locali dedicati alla miscelazione – The Botanical Club, The Botanical Club Tortona e Idéal – calano il poker con un’enoteca molto particolare in via Lecco.
La selezione delle etichette che troverete – oltre 400 – è nata dai numerosi viaggi che hanno portato i due ad appassionarsi di vino naturale, nella sua concezione più estrema (“brutale” dicono loro). Solo produttori che non utilizzano alcune sofisticazioni in cantina, riducendo l’impatto dell’uomo e della tecnologia sul vino. Il risultato lo scoprite da Champagne Socialist, scegliendo tra questa vastissima selezione che proviene dalla Francia, Spagna, Italia e Germania. Ovviamente tutto in stile Longhin & Martelli, una boutique winery con uno splendido bancone di legno scuro, tavoli da osteria e bottiglie alle pareti. La proposta cibo si allinea alla filosofia del locale: prodotti ricercati (pregiate conserve di pesce per fare un esempio) in abbinamento alle etichette proposte. Stasera vi farete un’idea più precisa di cosa sia questa enoteca e – un consiglio – degustate i vini proposti con la calma che meritano, prima di abbandonarvi a commenti prematuri su prodotti che non molto spesso si è soliti assaggiare. Socialist sì, e con stile.
La parola ad Alessandro e Davide: «Champagne Socialist è il primo luogo in città dedicato ai vini vivi, naturalmente prodotti e imbottigliati da un nuova generazione di vignaioli indipendenti, italiani e europei. Una band di artigiani autarchici capaci di applicare la conoscenza e la tecnica contemporanea rifiutando l’uso della chimica, in vigna come in cantina, ponendosi in totale antitesi all’enologia degli ultimi 20/30 anni.
La nuova apertura a Milano – questa volta in Via Lecco alle spalle di Porta Venezia, quartiere tra i più in fermento oggi a Milano – nasce da un’inesauribile e costante lavoro di ricerca che ci ha portato nell’ultimo anno a costruire una selezione di etichette senza precedenti e in continua implementazione.
Champagne Socialist è un luogo accessibile – raffinato e brutale allo stesso tempo – in cui stare bene e sperimentare le vere personalità del vino, un nuovo zeitgest enologico da cui partire per riscoprire il piacere di bere vini entusiasmanti in totale armonia con la natura e il proprio corpo. #winetonite #revolutiontomorrow».