Street artist di culto, celato dietro la silhouette di un cappello e un paio di occhiali scuri, JR è noto per i giganteschi ritratti fotografici con cui ha creato uno stile inconfondibile. Figura dalle mille incursioni in territori altri dell’arte, JR si è tuffato nel cinema con una delle più grandi maestre di tutti i tempi, Agnès Varda, con la quale ha firmato a quattro mani una delle più belle sorprese delle recenti stagioni cinematografiche, Visages Villages. Ora torna al cinema, con un’altra autrice donna, giovane eppure già acclamata a livello internazionale (Grand Prix a Cannes con Le meraviglie, migliore sceneggiatura, sempre a Cannes, con Lazzaro felice): parliamo di Alice Rohrwacher, con la quale JR ha realizzato un breve e intenso lavoro, tra le cose più apprezzate dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Omelia contadina, trasfigurazione allegorica di un funerale. Quello dell’agricoltura contadina, la cui tradizione millenaria è oggi salvaguardata da poche braccia, minacciate dall’incombere dello sfruttamento incondizionato di territori e colture.
Un’azione cinematografica che richiama le profezie di Pier Paolo Pasolini, le cui parole sono state lette quel 2 novembre dello scorso anno, in cui l’Omelia contadina è stata girata: lo stesso giorno in cui si ricordano i morti e in cui PPP venne ucciso nel 1975.
Alice Rohrwacher e JR, assieme ai contadini e alla Banda Giuseppe Verdi di Castel San Giorgio e Compagnia de la Patanella, presenteranno Omelia contadina domenica 1 novembre alle ore 11 a Visioni Italiane, il festival della Cineteca dedicato al cinema degli esordi.
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria