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Nuovo Cinema Milanese

Una mappatura aggiornata delle location cinefile per riflettere sulle nuove forme di questa grande passione

Scritto da Rachele Borsotti il 12 giugno 2024

Chi potrebbe mai dimenticare Robert De Niro nei panni del tormentato Travis Bickle, che combatte l’insonnia passando le notti nei cinema? Quelli che frequentava lui erano a luci rosse ma non è mai stato quello il punto: era il luogo e la situazione a rilassarlo, il contesto buio e a modo suo protetto che gli permetteva di far scorrere sui suoi nervi le lunghe ore senza pace della notte. E la sensazione emanata dai cinema è qualcosa che ci accomuna tuttə, al di là del film che abbiamo scelto. Anche noi abbiamo sicuramente trascorso almeno una serata cullati dal buio avvolgente e dalle comode poltroncine, lasciandoci galleggiare nell’aroma di pop corn. Questi luoghi rappresentano da sempre un’evasione dalla realtà, che ci permettono ancora oggi di staccare la spina dal frenetico caos meneghino. 

Ora che la minaccia della pandemia sembra essere un ricordo lontano, le sale si sono riempite nuovamente e la voglia di socializzare è alle stelle. Quando il Beltrade ha riaperto i battenti post Covid con una proiezione di Caro Diario alle 6 del mattino, più di cento persone erano in coda alla biglietteria pronte ad accaparrarsi un posto in salaCerto, c’è stata anche qualche sconfitta. Recentemente abbiamo perso l’Odeon dopo anni di splendore per fare spazio all’ennesimo inutile centro commerciale. Ma siamo sicuri che la situazione milanese sia così tragica come dicono? No, il cinema a Milano non è morto. Senza dubbio l’intraprendenza delle numerose sale di quartiere ha giocato un ruolo fondamentale nella rinascita dei cinema come centri di aggregazione e divulgazione. Perché ritrovarsi in piazzetta la sera, ammettiamolo, fa sempre piacere.

Festival, talk, cineforum, anteprime, incontri con i registi, maratone: le possibilità sono infinite. Non più solo poltrone in cui passivamente sprofondare, ma realtà in cui conoscere e fare esperienze unicheLa cosiddetta “guerra” tra streaming e sale sembra essersi placata lasciando spazio a una convivenza pacifica. Da una parte la comodità e l’intimità, dall’altra l’esperienza esclusiva e sociale. I cinema hanno infatti sfoderato le loro carte migliori proponendo metodi di fruizione più stimolanti e che non si limitano solamente alla visione del film in sala. Ma portano lo spettatore a vivere una vera e propria esperienza unica e irripetibile. Ogni cinema milanese ha la sua personalità e il suo target. Questo consente di trovare più facilmente il nido in cui rifugiarsi. Ne approfittiamo quindi per fornirvi una mappatura di alcune delle sale attive sul territorio, con le chicche imperdibili per i più esigenti.

Ogni cinema milanese ha la sua personalità e il suo target. Questo consente di trovare più facilmente il nido in cui rifugiarsi.

Partiamo dai monosala, autentiche gemme: la riapertura del Cinema Arlecchino ha rappresentato un momento significativo portando con sé una ventata di speranza. Questo superstite nel cuore della città offre capolavori in versione originale e una location capace di commuovere i vecchi frequentatori abituali.
Più a sud il Cinema Godard della Fondazione Prada, una tappa imperdibile per gli appassionati del cinema d’essai. Qui i cinefili dedicano i loro sabati pomeriggio a proiezioni come quelle di 10 ore e mezzo di Lav Diaz (dopo però c’è la masterclass con lui, suvvia).
In Via Savona da ben 40 anni si susseguono capolavori musicali presso l’iconico Mexico. Da Woodstock a Jesus Christ Superstar fino al Rocky Horror, questo cinema ha segnato la storia culturale della città e continua a offrire serate musicali indimenticabili.

Dirigendoci verso Porta Romana incontriamo il Cinemino, con 75 poltrone pronte ad accogliere ogni tipo di spettatore (magari dopo un bicchiere al bistrot), compresi gli amici a quattro zampe. Adesso lo sai, nel caso in cui qualcuno ti tiri un pacco all’ultimo.
Andando a nord c’è il Beltrade, un vero e proprio tesoro nascosto con le sue tende rosse alla Lynch. La sua strategia è quella di creare un’atmosfera “come i cinema di una volta“, offrendo un’esperienza autentica in un quartiere socialmente e culturalmente vibrante.

Non dimentichiamoci dei multisala, che soddisfano gli istinti maratoneti degli spettatori più incalliti che saltano da una sala all’altra. LAnteo Palazzo del Cinema dal 1979 (quando ancora si chiamava Anteo MusiCineTeatro) si propone come uno spazio polivalente offrendo non solo proiezioni, ma esperienze uniche come colazioni, realtà virtuale e il nuovissimo format Cine Social Club. Un accogliente salotto ospiterà proiezioni-incontro esclusive, seguite da una cena all’Osteria. E anche se la calura estiva sembra non arrivare mai, per chi non teme l’assalto delle zanzare riprende anche il cinema all’aperto di Arianteo. Location magiche per serate all’insegna del relax.

Infine gli storici Arcobaleno, Colosseo, Ducale, Gloria ed Eliseo che resistono nonostante la concorrenza e il passare degli anni. In questi luoghi dalle location strategiche disseminate per la città da est a ovest, da nord a sud, è impossibile non trovare gruppetti di sciure milanesi pronte a giudicare il nuovo film della Cortellesi accanto a scapigliati di nuova generazione con gli occhi pieni di ore di pellicola.

Insomma, il cinema a Milano, abbiamo capito, non è morto, al contrario la sua ascesa non è travolgente ma non molla. Appurato che non è più il luogo di una volta in cui si va solo per passare il pomeriggio sghignazzando, il nuovo cinema milanese ha bisogno di una sola cosa: i milanesi. Perché la magia è data da chi lo frequenta. I film ormai sono ovunque, ma il vero Cinema è solo in sala.