Da fine gennaio Milano ospita una nuova edizione primaverile di Inner_Spaces, la rassegna di musica elettronica e arti audiovisive che da anni è un punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione interdisciplinare.
I prossimi appuntamenti, otto in totale, si svolgono tra l’Auditorium San Fedele e la Chiesa di San Fedele e ruotano attorno al tema “Riverberi in risonanza”, un’immagine che rimanda non solo agli effetti acustici, ma anche al modo in cui il suono si propaga, si sostiene e si trasforma nel tempo e nello spazio.
Il programma attraversa, come sempre, mondi sonori eterogenei, mettendo in dialogo elettronica sperimentale, musica classica e contemporanea, improvvisazione, jazz e musiche del mondo. Ogni serata è pensata come un’onda che si espande in direzioni differenti: dalla danza ai sintetizzatori modulari, dalle tabla indiane al pianoforte e all’organo amplificato, fino a opere audiovisive e ambienti immersivi. Accanto ai nomi affermati, Inner_Spaces conferma anche la sua attenzione verso le nuove generazioni, con una giornata extra a ingresso gratuito, che sarà annunciata successivamente e dedicata ai giovani compositori italiani.
L’inaugurazione del 26 gennaio segna una novità assoluta per la rassegna: una performance che intreccia musica e danza, con il compositore francese Jonathan Fitoussi affiancato dalla coreografa Fanny Sage. Nei concerti successivi si incontrano figure centrali della scena internazionale come Kara-Lis Coverdale, Perila, Emptyset, Pavel Milyakov meglio noto come l’alfiere della techno/electro russa Buttechno e il grande maestro di tabla Sanju Sahai, in un continuo gioco di risonanze tra tradizioni lontane e linguaggi contemporanei.
Un momento particolarmente significativo è previsto il 23 marzo nella Chiesa di San Fedele, (chiesa che ha già fatto quest’anno il suo egregio lavoro riverberante per le magnifiche beatitudini di Nicolas Jaar) , con un programma di musica sacra barocca accostato a una nuova commissione di Sarah Davachi per organo ed elettronica dal vivo. La rassegna si conclude il 18 maggio con il dialogo tra i Cortex Of Light e la consueta chiusura con un nome pesante: arrivano infatti i pionieri dell’ambient elettronico The Orb, per un finale che trasforma il concerto in un’esperienza immersiva, dove suono, luce e spazio si fondono in un’unica percezione.