C’è qualcuno di più spiccatamente americano di Ron Howard? Il volto della suburbia perbene ai tempi di Happy Days è poi diventato il cantore di grandi storie statunitensi, toccando più o meno tutti i generi cinematografici possibili.
Eight Days a Week sposta l’attenzione in Europa (parzialmente, in realtà 30 minuti di film sono dedicati alle immagini restaurate del leggendario concerto allo Shea Stadium di New York). La sensibilità americana di Howard, con la supervisione dei Beatles superstiti ed eredi, si applica alla quintessenza inglese: filmati inediti dal Cavern Club a San Francisco, live e scorci di quotidianità della band più famosa del Mondo durante il picco della Beatlemania.
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