Che da queste parti la pecora spadroneggi è cosa nota. Basti pensare che il toponimo della località pare derivi proprio dal fatto che qui, a fronte di 7.000 ettari zeppi di allevamenti, la filatura è una delle attività più diffuse. Anche la pratica casearia, però, non scherza. Infatti la sagra del pecorino si presenta bella in forma (è il caso di dirlo), da una quarantina d’anni a questa parte. Prendetevi tutto il tempo necessario, perché di delizie da gustare ce n’è a bizzeffe. L’anno scorso le emozioni più intense ce le hanno fatte provare lo sformatino di pecorino con crema di pomodoro e gli strascinati di castagne con ragù bianco di podolica, insaporito da una spolverata di pecorino. Beeeee…
sab 31.08 – dom 01.09