Una sagra da manuale, ben organizzata e agevole anche per il parcheggio (elemento da non sottovalutare, all’uscita). Io, a dirla tutta, non immaginavo che si potesse cucinare così tanta carne di toro alla griglia, allo spiedo o in umido. Non smetto di stropicciarmi gli occhi, e ricordo che da qualche parte avevo letto che il toro è un afrodisiaco irresistibile. Ma mi riesce difficile vedere quell’animale squartato che gira sullo spiedo e non avere pietà per un quadrupede che, sulla carta, è il re, ma alla fine, fra toreros e friulanos, finisce sempre in scacco. Poi dimentico tutto nella zona un po’ meno “oldies”, dove, dopo i sonori rutti che decretano il gradimento del pasto, si può godere dei concerti.
sab 10.08 – dom 18.08