Tutto ebbe inizio nel 1952, quando una ventina di pescatori a Camogli si mise a regalare pesce fritto per attirare i turisti durante i festeggiamenti in onore di San Fortunato, patrono dei pescatori. L’anno successivo Lorenzo Viacava, detto “O Napoli”, fece costruire una padella gigante ad hoc, e quella che ormai è diventata una sagra di dimensioni mondiali assurse agli onori della cronaca: oggi è roba da New York Herald Tribune, Re Baldovino, Eurovisione. Il pesce è fritto in una padella d’acciaio da ventisei quintali. Rendiamo anche noi onore all’abbondanza, e che la sagra sia propiziatoria alla prossima stagione di pesca.
dom 13.05