Andrò controcorrente, ma ci sono vari motivi per passare ferragosto in pianura padana. La temperatura di solito si fa più mite grazie agli acquazzoni; al lavoro il telefono non squilla ogni secondo e i colleghi che scassano i cosiddetti sono a Berlino; ed è bello godersi la tranquillità serale. Ma soprattutto, spento il pc o abbassata la serranda, si parte per Crema, dove va in scena la celebre tortellata. La pensano in tanti come me: ogni anno vengono mangiati oltre trenta quintali di tortelli nell’inconfondibile ripieno cremasco: amaretti scuri, mostaccino, cedro candito, mentina grattuggiata; conditi con burro fuso e grana grattugiato. E le vacanze? Fuori stagione, ovvio. P.S. Ringrazio il noto gallerista Massimo De Carlo per avermela fatta conoscere.