Ogni anno la domenica dopo la vendemmia, mi ritrovo con le mani nere di barbera, la schiena rotta e il sorriso sulle labbra alla festa del vino di Alba. Il uno dei territori più votati alla produzione vinicola, questa festa è il giusto connubio tra la sagra paesana e la degustazione di classe. Passeggio tra le vie del centro di e ogni volta penso che questa è una delle migliori giornate dell’anno per scoprire prodotti nuovi e assaggiare vecchie glorie, molestare i produttori con le mie domande e cercare di battere il record personale di calici (attualmente 86). Sarà poi che mi prende la ciucca simpatica, o che son simpatici gli albesi, ma un anno su due finisco la serata a una festa, a casa di qualcuno. E mi risveglio con le mani nere di barbera.