Non fatevi confondere dalle assonanze ma fatevi conquistare dalle onomatopee. Non si tratta di granturco e di pannocchia, bensì di animali d’acqua dolce, di batraci gracchianti che nelle notti estive fanno sentire il loro canto. Purtroppo la loro carne è ormai confinata ai soli ristoranti cinesi e nessuno le propone più – vuoi perché il gusto si è perso nelle nuove generazioni, vuoi perché per le generazioni, schifiltose, la carne deve derivare da un ruminante a 4 zampe munito di corna e zoccoli. Avete dieci giorni per ricredervi o rincontrare, finalmente, un piatto sì raro. Nel menu tagliatelle alla polpa di rana, rane fritte o in umido, più la solita vagonata di specialità umbre, tutte leggerissime.
ven 04.07 – dom 13.07