Chi non si ricorda il coniglio viola gigante che dieci anni fa attraversava Venezia in zattera per prendere a cannonate la Biennale? Vabbé, per chi ha bisogno di un recap ConiglioViola è il duo artistico formato da Brice Coniglio e Andrea Raviola, fondato a inizio millennio per esplorare arti multimediali e destini della cultura pop, per mischiare le carte dell’alto e del basso, le ere passate e quelle future, AL Bano e Romina con Arthur Danto. A otto anni dalla personale al PAC (con testi di Milva e ABO, tra gli altri), ConiglioViola torna a Milano con un nuovo progetto di arte pubblica transmediale, Le notti di Tino di Bagdad: un esperimento, avviato negli anni scorsi a Torino, che combina l’utilizzo di nuove tecnologie come la realtà aumentata con il recupero di tecniche tradizionali, dalle incisioni su rame al Teatro delle Ombre. Oltre alla sede principale allo Studio Museo Francesco Messina, i milanesi dovranno raccogliere i frammenti di una storia destrutturata (tratta dall’omonima opera di Else Lasker-Schüler) in giro per Milano, in 10 tappe.

Inaugurazione 8 marzo h. 18. Chiuso il lunedì.