Agosto 2019: chiuso dal 10 al 18
Barba è un indirizzo da aggiungere nella vasta e fitta rete di nuovi locali che ormai da tempo stanno aprendo nel vibrante quartiere di Porta Venezia. Lontano dal caos che contraddistingue la zona, basta fare pochi passi in via San Gregorio per imbattersi in questo cocktail bar aperto a inizio 2016. La crew che ci sta dietro è garanzia di qualità: Flavio Angiolillo, il suo socio Marco Russo, Emanuele Cingolini e Andrea Dracos, dietro il bancone. Il nome, neanche a dirlo, evoca l’immagine di hipster in camicia da boscaiolo, berretto in testa e skate sotto i piedi, ma invece Barba è un cocktail bar e ristorante che sembra guardare più alla sostanza che alla forma.
Infatti se il locale può inizialmente non stupire troppo per gli arredi modaioli o il design dai voli pindarici (molto bello comunque è il soffitto costellato di lampadine), ci si sente subito accolti e a proprio agio. I comodi divanetti di velluto blu dove ci accomodiamo sono il preludio a una serata dove l’unica nostra preoccupazione è provare la curiosa e creativa drink list. Dall’aperitivo al dopo cena, l’offerta spazia da cocktail divisi in pre-dinner, long-drink e after dinner con rivisitazioni di grandi classici e abbinamenti più arditi che non tardiamo ad assaggiare. Ottimo il Torino Milano via Novara, variante del classico Americano con crosta di sale al cacao, bitter al pompelmo e rosmarino, gusto inconfondibile ma con un finale piacevolmente più fresco.
Gli amanti del gin al mio tavolo si fanno sentire e il Red Tonic sembra essere la migliore scelta: un classico gin mare con tonica “sporcato” con un po’ di succo al pomodoro. Io vado direttamente sul pesante e infatti non sbaglio: provate il Don, uno shakerato in coppetta con crosta di sale nero, tequila Reposado, smoked whisky, curaçao, sciroppo di miele e lime per un drink ben bilanciato e dal sapore deciso ma mai invadente. Un plauso alla barlady Marianna di Leo.
Ci propongono un abbinamento gourmet: alcuni drink e calici di vino sono associati a piccole tapas. Andiamo sul leggero anche se la scelta è difficile perché i ragazzi ci sanno fare e il menu è ammiccante: mini burger con salmone affumicato e barbabietola, tris di mini tartare, scampi in carta croccante, mirin e gelatina allo yuzu. Vada per il guacamole con verdure essiccate che vi assicuro è buonissimo. Aperto anche per pranzo e cena, non nego che tornerò per provare le ceviche che hanno in carta, le diverse tartare o il sashimi: creatività, stagionalità e ingredienti fusion sembrano essere la loro carta vincente. Prezzi nella media che tendono ad alzarsi per i piatti più elaborati, e tutti i cocktail a € 8.
Martina Di Iorio