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Razor team

Dopo l'inizio all'Arteria, il party l'8 aprile si sposta al Kindergarten per la preview del Design Week Festival di Milano con Dj Tennis, Gommage Dj Team e Angelo Andina

Scritto da La Redazione il 5 aprile 2016
Aggiornato il 23 gennaio 2017

“Incidere in profondità, fino a recuperare le radici. Riscoprire le radici. Riassaporare le radici. Tornare all’essenza. Hai presente? L’essenza ruvida, pura, pericolosamente sensuale. Lì dove non c’è più tempo e voglia di perdersi in circhi mediatici e in questo e in quello: no, club culture così come era quando è nata. Punto”. Così si presenta Razor:Get Sharp, l’appuntamento mensile nato nel 2015 dall’unione di quattro party addicted bolognesi: Damiano De Carlo, Daniele Bacchini, Giacomo Berti e Alessandro Scagliarini. Iniziato nelle stanze dell’Arteria ora la festa si sposta nel rinato (?) Kindergarten, dove l’8 aprile celebrano in collaborazione con Elita, la prima Preview del Design Week Festival di Milano con Dj Tennis, Gommage Dj Team e Angelo Andina.

Ecco cosa ci hanno raccontato.

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ZERO – Iniziamo dalle anagrafiche: nome, data e luogo di nascita. Cosa fate? Perché siete qui?
DAMIANO – Damiano, 17 agosto 1982 nato a Zurigo. Dj per passione. Sono qui per parlare con voi.
DANIELE – Daniele, 14/06/83 Lugo di Ravenna. Razor, rasoiate morbide.. Qui dove?
JACK – Giacomo, 19/06/89, Bologna.
ALESSANDRO – Alessandro, 19/06/86, Bologna.

Di dove siete? Cosa vi piace di Bologna?
DAMIANO – Sono cresciuto a Bologna e ora lavoro a Milano. Le colline di questa città sono bellissime.
DANIELE – Anche se all’anagrafe sono romagnolo, mi sento bolognese doc e vivo a Bolo dalla tenera età di 1 mese. Mi piacciono i portici perché odio utilizzare l’ombrello quando piove.
JACK – Nato a cresciuto a Bologna, nonostante una parentesi da 4 anni a rincorrere il sogno americano. Di Bologna amo la trentatrè curve a inizio giugno con la moto.
ALESSANDRO – Nato e cresciuto a Bologna di cui amo la regazness dichiarata di tutti i suoi abitanti.

Prima di Razor e oltre a Razor cosa c’è stato e cosa c’è nelle vostre vite?
Prima di Razor c’è stata una gran voglia di creare Razor. Dopo si vedrà. Abbiamo tutti background diversi, Damiano si occupa di comunicazione, Daniele lavora come brand ambassador di una nota azienda bolognese, Jack è rientrato dagli States dove ha giocato a Football Americano nella squadra del college per poi entrare a tempo pieno nel mondo dell’advertising, mentre Ale ha un passato e presente fatto di tanta musica, tanti palchi, tantissimi km in tour in giro a suonare ovunque.

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Come vi siete conosciuti?

Siamo stati compagni di merende e si sa che la merenda è il momento della giornata più creativo, come si dice qui da noi, balotte diverse che alla fine si sono ritrovate.

Ci raccontate la vostra giornata?
Le nostre giornate sono fatte di tanto lavoro in ufficio, musica e una buona dose di divertimento nelle ore che restano…diciamo che dormiamo il giusto.

Perché Razor? Raccontateci un po’ com’è nata l’idea.
L’idea è nata dall’esigenza di trovare un luogo a Bologna dove condividere empatia e serenità tra le giovani persone che popolano la città. La nostra priorità è quella di offrire al pubblico una programmazione musicale credibile e attuale avendo come ambizione quella di riaccendere lo spirito e la curiosità per la scoperta di nuovi artisti e stili musicali. È pur sempre vero che Bologna è stata negli anni uno dei centri culturali più interessanti d’Europa.

Qual è il motivo del trasloco dall’Arteria al Kindergarten?

Abbiamo lasciato l’Arteria veramente a malincuore ma la possibilità che ci è stata data di collaborare con i ragazzi del Kinder ci ha permesso di portare Razor nel cuore di uno dei simboli del clubbing bolognese.

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Questa serata è una preview del festival milanese Elita. Che tipo di rapporto avete con loro?
Con Elita c’è un forte legame di amicizia e il festival è da anni uno dei riferimenti della cultura che più ci piace. Pensiamo che sia uno dei pochi festival in Italia con un respiro internazionale di qualità e che riesce a mantenere un’anima di clubbing autentica.

Com’è messo il clubbing a Bologna secondo voi?
Forse stava meglio 10/15 anni fa ma crediamo che si rimetterà molto presto. Forse in questo momento è un po’ troppo serio e statico.

E voi come siete entrati nel clubbing?
Siamo in primis fruitori appassionati. Bacco (Daniele) è dentro la scena bolognese da 12 anni con il Peacock, Kinki e Link. Per tutti noi comunque il Pump This è stata una vera folgorazione.

Chi viene alle vostre feste? Raccontateci il vostro pubblico.
(foto del pubblico di razor)
Amici presi bene che portano amici presi bene che portano amici presi bene. È un pubblico giovane e molto eterogeneo, tutti genuinamente appassionati di musica.

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Ci sono dei posti a Bologna dove vi ritrovate per riunioni o appuntamenti?
Andiamo spesso a casa di Gian (parte del gruppo lato Kindergarten, ndr), al Kinder oppure all’Ex Forno Mambo, al Vanilia oppure alle Mercanzie.

Dove andate a bere in città? E qual è il vostro drink preferito?
In ordine sparso al Pastis, alla Frasca, all’Ex Forno Mambo, dal Mortadellaio, al Lab 16, alle Mercanzie, ai Commercianti, alle Stanze, Ruggine, Moustache, Infedele, Moretto. Tra i nostri drink preferiti sicuramente il Montenegroni e il Monkey Tonic.

E il ristorante preferito?
Anche qui senza un ordine definito ci piacciono molto La Montanara, Sale Grosso, Casa Monica e Trebbi.

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Oltre alla musica avete altre passioni?
Amiamo tutti lo sport, calcio e basket bolognese su tutti ma anche sport estremi e football americano.

Qual è il party più fico a cui avete partecipato?
DAMIANO – Elita festival 2015
DANIELE – Rame all night long at Kinki 2005
JACK – Venerdì 08/04 Dj Tennis al Kindergarten
ALESSANDRO – Quoto Jack.

Collezionate qualcosa?

DAMIANO – Non consapevolmente.
DANIELE – I vinili delle colonne sonore di Quentin Tarantino.
JACK – Non colleziono nulla, ma ho qualche problema con le sneakers.
ALESSANDRO – Senza una vera dedizione ma scalpito parecchio per il vinile.

Chi è il vostro eroe?

DAMIANO – Re Artù
DANIELE – Damiano e Jack
JACK – Trucebaldazzi
ALESSANDRO – Loris Batacchi