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Tommaso Marasma

La notte vista da Tommaso Marasma di Intellighenzia Electronica e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017
Aggiornato il 20 ottobre 2017

Data di nascita

5 aprile 1987 (36 anni)

Luogo di nascita

Milano

Attività

Dj, Promoter

Ribelle delle notti milanesi, è tra i co-fondatori di Social Music City e l’ideatore di Intellighenzia Electronica collettivo e festa itinerante. Oggi si dedica alle produzioni e ai dj/live set sotto l’alias di ÆQUAL.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte?
Quando facevo il magazziniere la giornata durava 23 ore. Oggi invece il giorno inizia nel primo pomeriggio e finisce alle sette/otto di mattina, è un periodo in cui vivo in studio.

Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
La magia della notte è la città vuota.

La notte di Milano.
Fa fatica a sorprendermi, ma quando ci riesce me ne ri-innamoro ogni volta.

La tua prima notte folle.
Andammo a difendere una cascina abbandonata occupata da famiglie curde e rom dalla polizia che voleva sgombrarle. La mattina seguente partì per il Monegros, avevo sedici o diciassette anni.

Come ti prepari e come inizia la tua serata? Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire?
Non realizzo il concetto di serata in quanto vivo la vita come una sequenza di momenti e circostanze, che ci sia la luce o il buio fa solo parte delle condizioni del contesto.
Non ho mai ballato davanti a uno specchio se non al vecchio Tunnel fino al 2008, quando facevamo la technaccia sporca.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
Ho sempre sognato e ho sempre lavorato affinché i party potessero aiutare tutti a vivere, sia insegnando valori come la condivisione e il rispetto reciproco sia dando da lavorare a tanti ragazzi. Poi alle volte realizzo che si vuole solo fare festa e che il party non finisce mai. Quindi la vita diventa un party.

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Arvo Part, Steve Reich, il Coro dell’Armata Rossa, Drexciya, Jeff Mills, Robert Hood e Giovanni Lindo Ferretti come maestro di cerimonia. La location è l’Abbazia di San Galgano in Toscana, abbazia cistercense del Dodicesimo secolo ridotta in rovina senza tetto. Evento psichedelico.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
Di notte ho scoperto il buio e che l’essere umano medio si fa meno scrupoli morali. Sogno tuttora di scoprire gli UFO.

Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Che non c’è traffico.

Una persona della notte che è diventata importante anche di giorno?
Uno dei ragazzi che lavorava come primo soccorritore per i ragazzi che stavano male ai festival che organizzavo è diventato un amico. Un altro è il ragazzo che lavorava nel negozio di dischi che abbiamo aperto, ora è diventato un fratello con cui condivido praticamente tutto.

Ti sei mai innamorato di notte?
Mi innamoro spesso, troppo spesso.

Instagram o facebook? Stories o status?
Ero un fondamentalista di fb ma mi sono reso conto che è solo una perdita di tempo. Le stories psicotiche, le foto di hamburger e armi futuristiche sono il mio pane su IG

La discoteca e il party più belli di sempre?
La festa più bella che ho visto era a Belgrado qualche anno fa in una ex-fabbrica di aerei militari sovietici.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Berlino, per i motivi che tutti sappiamo.

Dove vai di notte quando non vuoi vedere nessuno?
Ho un mio posto, un tetto di un edificio pubblico in centro, che viene lasciato aperto e incustodito, con una meravigliosa vista sul Duomo.