Wolf + Lamb

L'industria del divertimento Wolf + Lamb ha una storia recente, ma vanta un record di produttività invidiabile. Le azioni del duo kosher, Zev (lupo) e Gadi (agnello), si segnalano sul listino dei clubber tra le più redditizie (toro) del settore. E pensare che tutto nasce dagli adesivi "Since when do Jews make techno?" che i nostri futuri dirigenti spalmavano sui cartelli stradali di Williamsburg, nel cuore di Brooklyn. A metà Duemila i party di Zev e Gadi drenano clubgoer di Manhattan e già si distinguono per il mish-mash di suoni e per quella licenziosità che fa prudere il naso ai nostalgici di Giuliani.
Wolf + Lamb diventa un brand: giocando a Monopoli si compra un hotel (il Marcy) e, seguendo le orme degli artisti più business-oriented, crea una factory creativa. Nasce la label, arrivano i demo e i primi artisti, la famiglia si allarga: Nicolas Jaar, Soul Clap, Deniz Kurtel, gli amici Crosstown. Il Marcy allarga gli spazi per contenere clubber, vip, curiosi, musicisti; Zev e Gadi virano verso il funk e l'r'n b, mettendo le mani sui cataloghi Motown e lavorando a godibilissimi edit. La crisi non tocca Wolf + Lamb, Williamsburg rinasce e la musica di qualità prospera. Il mio broker consiglia di comprare.