Arimortis

Una mostra sul DOCVA ospitata nella sala Archivi Ettore e Claudia Gian Ferrari. È già di per sé un'asserzione che dice tante cose. L'archivio d'arte contemporanea più importante di Milano – e d'Italia – ospitato negli spazi di un altro fondo con una storia altrettanto radicata in città. Un'attestazione importante. Dal DOCVA sono transitati molti artisti, praticamente tutti quelli operanti in Italia negli ultimi 20 anni e più, d'altra parte che si tratti di una raccolta di documentazioni “senza filtro” è dichiarato apertamente. Negli spazi alla Fabbrica del Vapore sono conservati oltre 3500 portfolio ed è uno strumento fondamentale per tutti coloro che vogliano farsi un'idea di quale sia il panorama artistico contemporaneo del nostro paese. Per questa mostra Milovan Farronato - che di Viafarini è stato curatore per anni - e Roberto Cuoghi – tra i più apprezzati artisti italiani contemporanei – hanno invitato qui giovani promesse dell'arte italiana (come Tripodina, Scano, Tribboli) a fianco di talenti già riconosciuti (ci sono Pivi, Fumai, Andreotta Calò), per una mostra che è anche un bel modo di far rivivere un archivio, argomento di cui negli ultimi anni si è sentito parlare spesso, soprattutto nel mondo dell'arte.