Inizia oggi l’attesissimo (nel bene e nel male) corso del Macro di via Nizza, affidato all’esperienza e all’ardimento di Giorgio de Finis, con modalità che hanno fatto discutere parecchio. Il progetto prende il nome di Macro Asilo e prevede di riconfigurare interamente non solo l’aspetto del Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ma anche e soprattutto la sua funzione. Si preannuncia lo sfruttamento integrale di tutti gli spazi, con una suddivisione tematica degli ambienti per incontri, lezioni, residenze, atelier, proiezioni video, media e radio, lettura, e, naturalmente, l’esposizione della collezione storica del Museo. Circa 250 gli artisti coinvolti, tra cui diversi nomi eccellenti, poi concerti, musica e teatro durante le aperture serali del sabato. Un nuovo corso all’insegna della partecipazione e del coinvolgimento globale nel circuito produttivo delle arti visive: basterà per dare nuovo vigore al Museo e, chissà, anche al sistema contemporaneo capitolino?
Geschrieben von Giovanna Giannini Guazzugli