Anche se siamo in un epoca di moderati, lui continua a non esserlo. Anche se siamo in un tempo contemporaneo, lui sembra indagare sui valori e i simboli che rimandano al rurale Medioevo. Jan Fabre è un poli-artista che grazie al teatro esplica il qui e ora aggiungendoci il corpo come carne. È un personaggio che definire eclettico non rende: forse multilivello ma in questo caso, con madre natura di mezzo, si può parlare anche di rizomatico. È violento, distruttivo. Due anni fa, nella sua città, ha invitato i passanti della piazza di Aversa a lanciare gatti ed ora è inguaiato di denunce. Fabre è il folle che ci ricorda la nostra poca rilevanza nel sistema terra, lui che connette tutte le arti come fa il seme con la foglia.
Geschrieben von Mauro Piccinini