Come Igorrr sia passato in un anno dai concertini negli squat agli headliner dell’Hellfest non ci è dato sapere. Di come sia riuscito a far piacere un arrangiamento folk/breakcore/metal a mio padre (parliamo del sublime tritacarne tritaBregović “Houmous”) tanto meno riesco a capacitarmi. Ma poi riascolto l’album „Savage Sinusoid“ e ogni dubbio si dissipa davanti alla magnificenza del lavoro di uno dei veri geni folli – fottutamente folli – del nostro contemporaneo musicale. Come si riesca invece a mettere insieme operetta italiana, industrial death metal, folk balcanico e ritmiche breakcore in una ricetta così coerente ed elegante, quello sì, rimane un mistero che tutt’ora fatico a spiegarmi. Per non parlare di come poi concretizzi i suoi deliri compositivi dal vivo – con l’ausilio di una band “ibrida” di tutto rispetto – in una vero e proprio baccanale a 200 bpm. Ma quello ce lo spiegheremo stasera.
Geschrieben von Andrea Pagano