Pochi dubbi che si tratti di una delle etichette indipendenti più importanti dell’ultimo decennio. E il motivo non è semplicemente per la capacità di „scouting“ o per la statura degli artisti coinvolti. La berlinese PAN è una di quelle realtà virtuose che ci ricorda come la Germania e la sua capitale siano state, per molto tempo, assai più associate al binomio „elettronica e sperimentazione“ che non a quello di „club dj con le magliette dal collo slabbrato“. Una di quelle realtà che è riuscita a coniugare l’avanguardia e la sound art con l’elettronica (anche) da dancefloor – obiettivo non esattamente facile da perseguire di questi tempi, almeno non senza cedere a più di un compromesso.
Stasera PAN festeggia i suoi primi 10 anni di (valorosa) attività e lo fa, neanche a dirlo, con un evento – realizzato da Carhartt Work In Progress e curato da Threes – di quelli in grande spolvero, con alcuni dei nomi „di punta“ della label e dei più „caldi“ di questo anno. In cima alla lista c’è Amnesia Scanner, duo berlinese iperrealista che debutta a Milano con „AS Oracle“, installazione che combina intelligenza artificiale primitiva, online feed e testi criptati attraverso l’uso di sorgenti sonore e luminose integrate, proiezioni ed energia cinetica; e poi Pan Daijing, musicista nata e cresciuta a Guiyang, nel sud-ovest della Cina, ora di stanza a Berlino ma da sempre radicata nella musica noise, che sul palco prende forma con performance indefinibili, tra rumore e lirica, accompagnate da danza e installazioni e fortemente imperniate sull’improvvisazione e gli atti di narrazione – presenta l’esordio “Lack”, ovviamente licenziato da PAN.
E ancora: Eartheater, alias di Alexandra Drewchin, musicista, artista e coreografa newyorchese che si muove tra ricerca e forma canzone e che ha debuttato quest’anno sulla label berlinese con l’album “IRISIRI”, acronimo di “Curiosity Liberates Infinite Truth”; CF aka Lars Holdhus, artista e musicista nato in Norvegia, influenzato dal codice genetico, dalla crittografia e dai complessi sistemi di crittografia, che confluiscono nella propria produzione artistica generando un sistema musicale autonomo. Ad accompagnare il tutto, l’installazione di Jenna Sutela, che presenterà il video “nimiia cétiï”, ispirato da esperimenti nella comunicazione interspecie, con l’intento di connettersi con una dimensione al di là della nostra coscienza e Harm van den Dorpel, artista con uno spiccato interesse per la filosofia della tecnologia, che presenterà il video „Transplant“.
La serata prosegue con un after party al LOVE Bar con il fondatore di PAN Bill Kouligas e STILL feat Freweini & Devon: le chiacchiere però fatele prima o dopo dei live, ché pure se ci sono di mezzo dancefloor e rumore qui si tratta di roba serissima.
Geschrieben von Noise Annoys