Festeggio l’arrivo della primavera scrivendo di questo live che aspetto come lo stipendio a fine mese. Finalmente a Milano, suonerà la techno marching band che più ha rallegrato gli animi di dj, music lover e clubber del mondo: i Meute!
Questa banda in movimento è stata un tuffo al cuore, dalla prima volta, dal primo ascolto, dalla prima performance tra la gente in mezzo alla strada. I Meute hanno trovato un codice nuovo per arrangiare pezzi a cui noi clubber d’oro siamo ormai inossidabilmente legati. E inossidabili sono i loro ottoni, che hanno portato “The Man With the Red Face” di Laurent Garnier, “Think Twice” di Henrik Schwarz, passando per “Acamar” di Frankey & Sandrino, “Rej“di Ame e “Kerberos” di Stephan Bodzin e Marc Romboy in ogni piazza, in mezzo a qualsiasi tipo di persona, con un eco e un’intensità che rendono i loro gioielli ancora più sexy e magici di quanto già non siano gli originali.
Sono felicissima di andarmeli a “vivere”: io che fin da bambina sogno che d’un tratto la città si colori di festa e che la banda inizi a suonare i miei pezzi preferiti; io che da adulta esulto ogni volta che viene conferita un po’ di sacralità alla santa cerimonia della techno, che tanto mi ha dato in questi anni duri. Le sentite le trombe da lontano? E gli xilofoni? E i tamburi?
Questa è la colonna sonora del nostro Paese dei Balocchi, ormai evoluto, e noi grandi Pinocchi che promettiamo sempre di smettere non possiamo farlo se significa tradire questo amore per la musica. I Meute ci aiuteranno a mantenere ancora un po’ questo segreto.
Geschrieben von Federica Sala