Dai club e ai musei, è resident dj in molte città, tra cui Vienna, Berlino, Monaco, Basilea e Zurigo. Marcelle nel 2015 e nel 2016 è stata dj dal vivo per un gruppo circense-performativo di Barcellona. L’Uganda Nyege Nyege Music Festival l’ha nominata „dj residente a vita“. Ispirata dai movimenti d’avanguardia dell’arte come il Fluxus e il Dada e dall’assurdità della vita reale di Monty Python, Marcelle è allo stesso tempo vicina alla musica, con un orecchio rivolto al passato e uno ai suoni innovativi: ha una collezione discografica di circa 20.000 vinili.

Marcelle fa anche spettacoli radiofonici settimanali e mensili per varie stazioni radio in Europa, come Red Light Radio, FSK e DFM. Su un gruppo di discussione di John Peel su internet è stata descritta come la „migliore post-Peel DJ”. Per Marcelle la forma musicale è in qualche modo irrilevante, purché vi sia urgenza e necessità di non fermarsi. Quindi a volte i booker, i giornalisti e il pubblico inizialmente si confondono perché Marcelle è difficile da incasellare in un genere. Una descrizione appropriata sarebbe „avant garde ethno bass“, ma decidi tu.

In consolle per questa chiusura anche Cristian Croce aka Henry Cane e Soren.