Il bavarese che sa meno di crauti al mondo, ossia DJ Hell, è dotato di sette vite come i gatti. Sopravvissuto a una causa milionaria intentatagli dal Gov. Schwarzenegger, che non aveva apprezzato l’utilizzo della sua immagine agli steroidi per la copertina della prima compilation della sua International Deejay Gigolo, ha proseguito con caparbietà il suo lavoro. Ha imposto un modo “nuovo” di intendere la dance, rimescolando new wave, punk, electro e techno, mettendo a soqquadro la scena club mondiale.
Ancor prima che da un punto di vista squisitamente musicale, Hell ha istallato una nuova estetica sociale: ha dato fuoco, spargendo benzina, agli stili dance, sporcandoli di pelle, cuoio e lubrificanti anali. Un genio del male insomma. In consolle, poi, Hell tratta la materia dance come hanno fatto gli americani con i prigionieri “politici” a Guantanamo. Un massacro gente. Forse a questo giro si porta anche gli elicotteri e il napalm. Buon divertimento.
Con lui in consolle Il fanciullino pascoliano Wolfram, eclettico dj austriaco, conosciuto anche come Diskokaine e punta di diamante della label Permanent Vacation; uno che metterebbe su un disco e ti farebbe ascoltare „Thing Called Love“ per il solo gusto di farti assaporare la voce di Haddaway, quella stessa voce che ti faceva sudare in disco nei Novanta con „What is love“. Ti parlerebbe di Paul Parker e di Sally Shapiro. Ma i fanciullini si sa sono solo il frutto della nostra immaginazione…
Geschrieben von Steve Di Rico + Peppe