Tre dischi a nome The Halo Benders, band manifesto dell’indie rock più puro e sghembo condivisa con il guru della bassa fedeltà e factotum dell’indimenticabile K Records Calvin Johnson; altri tre album con i Treepeople, primissimo gruppo formato a Seattle, poi ancora tre (più un EP) con i Built to Spill, di cui uno già uscito su Warner (per un contratto che li avrebbe visti legati per sette lavori in studio, l’ultimo il recente „Untethered Moon“) ma tenendo fede a quella imprescindibile tradizione di formazioni americane speciali riuscite a passare su major senza perdere un millesimo della propria attitudine indipendente. A tanto era arrivato Doug Martsch nel 1998, quando (neppure trentenne) pubblicava „Keep It Like a Secret“, pietra miliare della musica a cavallo tra Novanta e Duemila fatta (ancora) di grandi chitarre distorte, melodie ciondolanti e camice di flanella.
Le grandi cavalcate chitarrose punteggiate dalla voce nasale dell’orso buono Martsch tiravano una linea tra il punk, l’indie rock e l’emo (inteso più come categoria esistenziale che genere musicale), ma non furono l’unica espressione di quell‘atteggiamento irrimediabilmente alternativo. Le cronache dei tempi raccontano di tour in cui la band, già da qualche anno su Warner e con un discreto riscontro di vendite, continuava a dormire tutta in una stanza d’albergo durante i tour, che il barbuto leader dei Built to Spill usò i soldi del contratto per trasferire lui e la sua famiglia da una roulotte a una casa vera e che non di rado veniva scambiato per senzatetto dagli uscieri degli hotel in cui alloggiavano.
Vent’anni dopo i Built to Spill non hanno smesso di farci ciondolare la testa durante i loro concerti e tornano a suonare quel disco e chissà quali altre canzoni (tanto come pescano, pescano bene) che hanno contribuito a dare una consistenza inestimabile, anche dopo Sonic Youth e Hüsker Dü, alla parola „indie rock“. Venite a scoprire il suo segreto.
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Zero e DNA Concerti ti mandano gratis al concerto dei Built to Spill. Per partecipare, basta mandare una e-mail a contest@edizionizero.com specificando la città e l’evento di riferimento nell’oggetto e il proprio nome e cognome nel corpo dell’e-mail. I due vincitori saranno estratti tra tutti coloro che avranno partecipato entro il 24 maggio e saranno gli unici a ricevere una risposta via e-mail
Geschrieben von Chiara Colli