Si chiama Birth V- Hi & Bye il progetto con cui Kris Lemsalu porta la sua contradditoria poetica sull’isola della Giudecca.
Il lavoro dell’artista estone è una miscela di scultura e performance che mette in scena dei relitti „similantropomorfi“ che sembrano provenire da un universo parallelo; risultato di questi assemblaggi che livellano gerarchicamente materiali tradizionali come ceramica e porcellana a capelli, uova, vestiti e altri oggetti quotidiani è un’assenza, una scomparsa di vitalità emanata da sculture totemiche.
Lemsalu si relaziona al mondo attraverso una rappresentazione dei propri stati mentali interiori di fronte ai quali il pubblico è indeciso fra divertimento o ripugnanza, seduzione o respingimento, morte o evoluzione.
Per l’artista il confine fra arte e vita è assente e per il padiglione estone, progetto che intende parzialmente distaccarsi dalla sua ossessione per la morte, il dialogo con gli amici Sarah Lucas, Andrew Berardini, Irene Campolmi e Tamara Luuk diventa centrale per la realizzazione della messa in scena. Opening 10 maggio 5.30 con performance.
A cura di Sarah Lucas, Andrew Berardini, Irene Campolmi e Tamara Luuk
Geschrieben von Marco Beretta