Lunga è la strada percorsa dagli Eyehategod: oltre trent’anni di carriera e ventitré di distanza dal seminale „Dopesick“, che nel 1996 ne consacrò definitivamente lo status di band di culto dell’heavy internazionale. Dopo la tragica scomparsa del batterista Joey LaCaze nel 2013, nel 2014 il gruppo di Mike Williams è tornato all’opera con uno statuario album omonimo.
Lo smalto è quello di sempre e l’impressione è che il futuro dello sludge metal passi sempre necessariamente da New Orleans. Stasera al Magnolia sarà l’occasione propizia per tornare ad ascoltare la band preferita di Phil Anselmo dei Pantera e farsi travolgere da un tornado sonoro devastante, perfetto per esasperare le temperature torride di agosto. Anche perché, con quel nome, possono permettersi di fare qualsiasi cosa.
Geschrieben von Livio Ghilardi