“Meno rumore e più verde”. L’ideologia di Tolkien per l’Inghilterra“ è un breve saggio, peraltro molto interessante, di Patrick Curry, critico tra i più credibili sull’argomento. L’ho letto prima di scrivere questo testo perché, in tutta sincerità, non sono il giornalista più esperto circa lo scrittore britannico: leggo tanto, sì, ma Tolkien è un ricordo del liceo che dovrei „rinverdire“, per l’appunto. Forse ero un ragazzino che leggeva troppo Orwell, Wallace e Fante, giusto per dirne tre, ma non mi ero appassionato molto alla Terra di Mezzo, e i film sulla saga non mi hanno mai attirato. Sono molto selettivo, dicono. Sbaglio molto, rispondo.

Ebbene, questa sera all’Apollo Tyler di Nul ci racconta il mondo verde di Tolkien: Il Signore degli Anelli come manifesto ecologista, e chi meglio di lui? (Curry escluso, ovviamente). Quante volte mi ha parlato di Tolkien, quanto volte mi ha suggerito di studiarmelo o almeno rileggerlo! Ma io zero, giù di letteratura americana come se non ci fosse un Vecchio Continente, o una Terra di Mezzo appunto. Tra l’altro proprio in questi giorni uscirà „Connect with Nature„, un documentario che racconta la vita di Tyler sull’Isola d’Elba e in cui ci esorta a riconnetterci con la natura, per cui sono proprio curioso di sentire cosa avrà da raccontarci.

C’è solo un problema: io non potrò esserci, ho già un impegno (se guardi gli eventi di questa sera a Milano lo trovi facile). Per cui raccontatemi voi, registratelo, inviatemelo, da parte mia vi prometto di riprendere in mano il libro. I film no, quelli mai.