L’immaginario collettivo legato all’elettronica delle zone limitrofe al circolo polare artico si è sempre plasmato su chimere dark ambient, tappeti di pad e synth scarni. Esempi pratici nella storia enciclopedica sono Varg Vikernes, Geir Jenssen, o i più recenti “The Empire Line”. Tuttavia ci sono stati negli ultimi dieci anni di storia scandinava un paio controtendenze significative. Il portavoce di una di queste è Dj Sotofett, che dalla prima uscita su Wania continua a proporre e a produrre melodie fedeli ad una linea completamente intima e personale. I suoi suoni sono un ibrido singolare di produzioni dub-cosmic degli anni 70 come possono essere quelle dei Creation Rebel e di sparuti richiami ritmici hip-house scuola Fast Eddie o Jungle Brothers.
Tutto questo è tuttavia uno dei leitmotiv più frequenti nel DNA di Dj Sotofett, che presenta un know-how e un archivio musicale vastissimo ed eterogeneo, oltre a notevoli abilità nel mixing, skill che gli permette di collaborare con artisti aventi un’attitudine completamente contrastante con la sua (esempio rilevante l’EP con l’italiano Nick Anthony Simoncino sotto Thug Records “Diggi-Dubbi-Tripp-Mixes Featuring Tapes“). Il piacere di lasciarsi trascinare nella sua norvegese Kingston Town è a Discosizer, dopo l’opening set del proprietario dell’icona milanese Serendeepity, Nicola Mazzetti.
Geschrieben von Alberto Ruvoletto