Cosa hanno in comune l’Italia e il Messico? Verrebbe facile dire il narcotraffico – ed è vero – ma ciò su cui punta i riflettori Fiamma Montezemolo in questa nuova personale è piuttosto una comune e opprimente coercizione che il potere esercita sui corpi delle persone.
Lo esercita sui migranti, che da una parte cercano di passare il confine con gli Usa, dall’altra anelano a un porto sicuro („Green White Red. (Mediterranean Blue)“); lo esercita tramite la detenzione, nelle carceri („Progetto Perucatti“, dedicato al panopticon borbonico sull’isola di Ventotene) o ingabbiando e separando, con la macabra collaborazione degli Usa, genitori e figli in viaggio verso un futuro migliore; lo esercita in maniera lombrosiana, stigmatizzando a partire dai tatuaggi che si portano sulla propria pelle („Il Serpente“).
Denuncia, riflessione, ma anche una speranza di libertà, rappresentata dalla trasformazione di un detenuto in Quetzalcoatl, il dio serpente piumato degli avi centroamericani.
Geschrieben von Nicola Gerundino