Non sarebbe mai emerso oggi, ai tempi del politically correct. Le decine e decine di donne a gambe aperte, il gioco continuo con e contro ogni stereotipo di razza e sesso, la divinità di Grace Jones scolpita nell’immagine che lui ha così tanto contribuito a forgiare, fino all’urlo forsennatamente ripetuto da tutte le meravigliose donne contro l’uomo „Egoiste“ (fruitore dell’omonimo profumo Chanel), nello spot del 1990 che trasformò gli spettatori di tutto il mondo da miti adoratori dei campi di grano del Mulino Bianco in esaltati cantori del sesso individualista.

La mostra “In Goude We Trust!” presentata da CHANEL, con il Patrocinio del Comune di Milano, è stata concepita dallo stesso autore e curatore, e si concentra sui principali progetti all’interno della sua collaborazione con CHANEL. Nella prima sezione compaiono i film Égoïste del 1990 e Coco del 1992, nel quale Vanessa Paradis interpreta un uccellino, poi la saga di Chance iniziata nel 2002, che arriva al culmine con la creazione del film L’audizione di ballo, e un’installazione olografica animata dal titolo Il genio di Coco Chanel, dove la piccola e delicata figura di Coco vola all’interno di un flacone di CHANEL N°5.

Nella seconda sezione si vedono le opere più emblematiche di Goude attraverso i diversi mezzi di espressione: film, immagini, disegni, ektachromes tagliati oltre ad una selezione delle sculture luminose, mentre nella terza ed ultima sezione si può vedere il bellissimo So Far So Goude, una straordinaria sequenza in cui si trovano molte delle immagini allegoriche che Goude ha prodotto nel corso degli anni e che, tutt’oggi, rimangono vive nell’immaginario collettivo.